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RAGUSA. “RI… COSTRUIAMO SAPERI”: A MAGNI’ SI TORNA A LAVORARE

“Si va avanti. Con ancora più forza e determinazione”. Così una nota stampa della Diocesi di Ragusa annuncia che da lunedì 26 marzo 2018, le cooperative “Seminamondo” e “Rinart” che operano in contrada Magnì nel progetto della Diocesi di Ragusa “Costruiamo Saperi” riprendono la loro attività. Lo scorso 22 marzo, con un atto vile, malviventi ben organizzati, durante la notte, hanno rubato alle due cooperative macchinari pesanti, attrezzature, strumenti.
La falegnameria della cooperativa Rinart è stata messa in ginocchio: di tutti i macchinari per lavorare il legno, del valore approssimativo di 25.000 euro, sono rimasti tre scalpelli e poco più. La cooperativa Seminamondo, che opera in ambito agricolo, è rimasta priva delle motozappa, di varia attrezzatura e persino della pompa di sollevamento dell’acqua.
È stato rubato tutto il necessario per lavorare, tutto ciò che nei mesi scorsi era servito ad aiutare persone con vite difficili, a valorizzare mestieri e competenze dei nostri giovani, a produrre ogni giorno beni e relazioni fra persone che vogliono crescere su questo territorio. L’altro giorno queste persone erano tutte con le lacrime agli occhi, incredule e sgomente. Ma i sogni non si possono rubare e quindi con tre scalpelli e poco più in falegnameria e con le mani sporche di terra sui campi, da lunedì le nostre cooperative ricominceranno a lavorare.
È possibile contribuire donando sul conto corrente IT93S031917001000008100703 intestato a “Diocesi di Ragusa Costruiamo Saperi con la causale: Ricostruiamo Saperi” o recandosi direttamente presso la sede della Caritas diocesana in via Roma, 109 Ragusa o al Centro Ascolto di via Ecce Homo 259 a Ragusa.
“Se la sfida di generare economia etica era già difficile, oggi siamo ben consapevoli che la buona volontà non basta. Quello che chiediamo a ciascuno di voi – dice Domenico Leggio, direttore ella Caritas diocesana di Ragusa – è di darci una mano per ricostruire questo segnale di speranza per il nostro territorio, per non lasciare senza lavoro giovani che hanno investito le proprie competenze su un’attività imprenditoriale e persone in difficoltà che contano su questa unica opportunità per risollevarsi. Ringraziamo tutti coloro che, anche con una piccola offerta – conclude -, doneranno di certo il coraggio e la speranza necessari per rinascere più forti di prima”. [01]
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