Pubblicato il

FISM. “Contributo e ruolo della scuola paritaria nel sistema nazionale d’istruzione”

Si sono conclusi venerdì 8 luglio 2016 i lavori del convegno sul tema “Contributo e ruolo della scuola paritaria nel sistema nazionale d’istruzione”  svoltosi a Terrasini (PA) e organizzato dalla FISM siciliana, la Federazione che raccoglie le Scuole dell’infanzia paritarie.
“Tre giorni molto intensi e significativi – ha commentato il presidente regionale Nicola Iemmola a conclusione dei lavori – che hanno permesso ai numerosi gestori delle scuole presenti un aggiornamento sui temi più delicati e urgenti delle nostre scuole e consentito un confronto serrato tra esperienze diverse, anche perché distribuite su tutto il territorio siciliano”.
Il quadro generale delle scuole materne che è emerso fin dalla relazione introduttiva di Iemmola non è per nulla incoraggiante. Le scuole dell’infanzia paritarie gestite da privati o da congregazioni religiose sono in Sicilia 450. Solo nell’anno scolastico 2013/14 erano 500. I bambini che le frequentano son 25.000   con 3000 dipendenti tra personale docente e non docente. Le scuole primarie paritarie convenzionate con la Regione sono attualmente 100; nell’anno scolastico 2013/14 erano 128. I bambini frequentanti sono circa 10.000 e i lavoratori occupati circa 1.000. “A questi dati così allarmanti – ha illustrato Iemmola – occorre aggiungere i ritardi e la contrazione dei finanziamenti regionali. Si spiega così perché tutte le nostre scuole vivono momenti difficili e sono costrette a rincorrere sempre di più a risparmi di gestione, non potendo contare sulla certezza dei finanziamenti che lo Stato a vario titolo deve loro”.
Molto importante si è rivelato il confronto, che si è svolto giovedì 7, con l’Assessore Regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale Bruno Marziano, il quale ha comunicato che la Commissione Bilancio e Finanze dell’ARS ha approvato proprio in questi giorni una norma che prevede il contributo per le scuole materne pari a 3 milioni di euro già per l’anno scolastico 2015/16 e che avrà durata triennale. Per quanto riguarda il ritardo accumulato nel pagamento del contributo statale di 8 milioni relativo all’anno scolastico 2013/2014, Marziano ha detto che i ritardi sono dovuti al fatto che si riteneva, essendo i fondi di natura statali, che l’ufficio competente ad effettuare i pagamenti fosse l’USR. Da questo rimpallo di competenze è derivato il ritardo nei pagamenti Ora, grazie ad una recente norma approvata, questo conflitto di competenze non si avrà più: tutti i pagamenti che riguardano la Regione dovranno essere a carico dell’ente regionale e non di enti terzi. Questo a giudizio dell’assessore consentirà di procedere da subito ai pagamenti, a partire dalle scuole che hanno presentato la corretta documentazione. Nel dibattito che vi è stato successivamente i gestori hanno lamentato l’appesantimento dell’iter burocratico nei rapporti con l’amministrazione regionale frutto della continua richiesta di documentazione aggiuntiva. I gestori hanno colto l’occasione anche per evidenziare all’Assessore un atteggiamento talvolta ostile che riscontrano nel rapporto in generale con la burocrazia regionale.
“Reputo comunque positivo questo confronto – ha concluso Iemmola – perché ci consentirà anche dopo l’estate di seguire con un interlocutore autorevole il proseguo del rapporto con la Regione in attesa che anche la legislazione nazionale ci dia maggiore certezza sia nei contributi da ricevere e nelle modalità delle prestazioni da erogare.”.
Nel corso dei tre giorni sono stati affrontati molti aspetti organizzativi e gestionali, quali la tutela della salute e le vaccinazioni; la governance e la gestione delle scuole paritarie; la programmazione Comunitaria e i progetti del Fondo Sociale Europeo, gli aspetti e gli aggiornamenti della gestione contabile; i rapporti di lavori con i dipendenti; le norme sull’igiene e il controllo delle mense; la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Particolarmente interessante anche il confronto che si è svolto nell’ultima mattinata con Luigi Morgano, segretario nazionale della FISM ed euro deputato e con Stefano Giordano, consulente giuridico della FISM nazionale che hanno illustrato lo stato di attuazione della legge 107 sulla Buona Scuola con particolare riferimento al decreto legislativo del “sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni” il cosiddetto decreto 0/6.
“Un percorso in itinere – ha detto Iemmola a conclusione – che intendiamo seguire passo passo e al quale cercheremo di dare il nostro contributo, nello spirito della tradizione che la FISM porta avanti, frutto dei tanti anni di sevizio alle scuole, alle famiglie e ai bambini che in queste scuole hanno potuto ricevere una educazione ispirata ai valori cristiani e in grado di confrontarsi con tutta la realtà”. [01]
ULTIME NEWS