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TRAPANI. L’ AZIONE CATTOLICA NEL XXII DEL MARTIRIO DI PINO PUGLISI

“Ci sono storie che ti scavano dentro, storie che impari a conoscere dalla TV, dai libri di storia, dai racconti, dalla tristezza che cala sul capoluogo della regione in cui vivi, a 50 km da casa tua, dal “silenzio” da cui viene avvolta la Sicilia dopo che uno sparo ferma le coscienze e inizia a formarle. È lo sparo di chi era infastidito dalla presenza di Padre Pino Puglisi perché invitava “gli uomini d’onore a venire alla luce del sole”; è lo sparo di chi si crede libero, ma non ha altra scelta che premere un grilletto, quel grilletto il cui rumore non lo farà più dormire. È lo sparo che Don Pino si aspettava”. Sono parole di Dalila Ardito e, con lei, degli assistenti e del Consiglio diocesano dell’Azione Cattolica di Trapani in occasione del XXII anniversario del martirio di Pino Puglisi, presbitero di Palermo, che ricorre martedì 15 settembre 2015.
“Il tempo non cancella il “rumore” di quello sparo, lo fa entrare poco alla volta nelle anime dei giusti facendo crescere il desiderio del bene, di un mondo più a misura di essere umano dove questo può vivere liberamente. E cosa vuol dire essere libero – prosegue l’Ac di Trapani – se non avere la possibilità di scegliere?! E Don Pino la sua scelta l’ha fatta e la sigilla con un “dolce sorriso” mentre stava per essere ucciso. Adesso spetta a noi!
Quel sorriso ci provoca ancora oggi, soprattutto a noi laici di Azione Cattolica; ci chiede di essere responsabili di tutti quei giovani che don Pino ha salvato, sia da vivo che da martire; ci chiede a gran voce di essere testimoni di giustizia attraverso l’amore che può tutto, anche “morire e risorgere”. Siamo figli di una tenera “passione” e abbiamo il dovere di portare a tutti il dono più grande che è appeso alla croce. Grazie Don Pino!”. [01]
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