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NOTO. CASA TOBIA DELLA COOPERATIVA SHAQED ALL’INFIORATA DI NOTO

In occasione dell’Infiorata appena conclusa, Casa Tobia è stata protagonista di un’importante esperienza di crescita e condivisione per i ragazzi ospiti, che sono stati presenti a Porta Reale con uno stand  in cui hanno esposto gessetti profumatori d’ambiente da loro realizzati, offerti a chi ha contribuito liberamente per i bisogni della Casa. Nelle settimane che hanno preceduto l’evento i ragazzi si sono occupati, in attività laboratoriali, di tutte le fasi di realizzazione dei gessetti,  scegliendo anche i colori, le forme e gli olii essenziali che hanno dato la caratteristica profumazione. Hanno esposto, inoltre, la cioccolata prodotta dalla Cooperativa Sociale Don Puglisi di Modica.

“I volti dei ragazzi hanno raccontato l’orgoglio di poter dire “Questi li abbiamo fatti noi” e l’emozione più bella è stata sentire “Noi”, segno della consapevolezza di essere comunità”. Emerge, nei racconti della Cooperativa Shaqed, che promuove il progetto Tobia, l’importanza per i ragazzi di sentirsi gruppo, ma anche di sperimentare situazioni ed emozioni differenti: «Erano molto sorpresi dai generosi contributi delle persone sensibili al tema della disabilità e hanno più volte espresso il loro ringraziamento a chi si è avvicinato anche solo per chiedere di cosa si occupasse il progetto. Hanno sperimentato anche il rifiuto di chi non ha voluto nemmeno guardare i lavori e le fotografie esposte, ma si sono fatti coraggio tra di loro, anche grazie al supporto degli operatori e della cooperativa. Alla fine erano stanchi, ma soddisfatti. La generosità dei visitatori è stata veramente tanta, oltre le nostre aspettative”.

“Cogitor ergo sum” (“sono pensato dunque sono”): le parole di Monsignor Nicolosi, riportate sulle magliette che i ragazzi hanno indossato durante le giornate dell’Infiorata, sono state un chiaro rimando all’essenza del progetto che vede coinvolti i ragazzi.

Il Progetto Tobia, promosso dalla Cooperativa Sociale Shaqed, è sostenuto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto nell’ambito del progetto “Percorsi inclusivi”, oltre che da Caritas Italiana e Fondazione Madre Teresa di Calcutta; accompagna  i disabili e le famiglie in un percorso condiviso di autonomia, attraverso l’inserimento graduale all’interno di un appartamento e, grazie a percorsi personalizzati e finalizzati all’integrazione e all’inclusione sociale, permette ai partecipanti di vivere una vita indipendente al di fuori del proprio nucleo familiare, tenendo conto delle caratteristiche specifiche, delle esigenze e delle aspettative di ciascun ospite. Gli ospiti frequentano la casa di via Torino 20 a Noto, messa a disposizione dalla Fondazione Madre Teresa di Calcutta, dal lunedì al mercoledì attraverso i laboratori del centro diurno  (fotografia, attività motoria, riciclo creativo, teatro, falegnameria, escursioni…), mentre dal giovedì al sabato vivono insieme, sperimentandosi nelle quotidiane attività della gestione della loro persona (igiene personale e degli indumenti) e della casa (cucina e pulizia).

Per rispondere al bisogno di socialità e gestione del tempo libero e al desiderio di maggiore autonomia, il progetto prevede per i disabili partecipanti percorsi di integrazione e di inserimento che si attuano uscendo dalla residenzialità e recandosi in luoghi di aggregazione.

Il progetto, rivolto a dieci utenti, permette ai ragazzi di sperimentare la possibilità che qualcuno si prenda cura di loro non in termini di mero assistenzialismo, ma attraverso l’accompagnamento educativo constante e discreto, che permetta a ciascuno dei partecipanti di vivere autonomamente. [01]

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