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RAGUSA. “NOI NON POSSIAMO NON SPERARE, ANZI NOI DOBBIAMO SPERARE”

“Noi non possiamo non sperare. Noi dobbiamo sperare, abbiamo bisogno di sperare in Colui che, solo, può curare le ferite, rasserenare il cuore, donare la pace. Noi abbiamo bisogno di guardare avanti, con fiducia e coraggio. La speranza ci permette di vedere il futuro, anche se gli occhi sono pieni di lacrime”. Lo afferma il vescovo di Ragusa, monsignor Paolo Urso, nel suo messaggio di Pasqua. Ricordando le parole di monsignor Giuseppe Pasini, nel convegno a Lucca del 1° marzo 2008 su “La nostra memoria per un nuovo annuncio” – “Il contenuto della speranza è sintetizzato in tre verbi: Cristo risorto è vivo, mi ama, mi attende. Il centro di tutto è: Mi ama” – il vescovo sottolinea: “A Pasqua noi diciamo a voce alta la nostra speranza in Cristo, che è risorto ed è vivo, ci ama e ci attende perché la gioia non abbia mai fine”. A Pasqua, prosegue, “noi diciamo a voce alta che l’amore di Cristo è presente nel mondo, è più forte di qualunque male e non ci abbandona! Che cosa, si chiedeva san Paolo, potrà separarci dall’amore di Cristo, ‘la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?’. La risposta è: ‘In tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati’; nulla ‘potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore’”. [01]

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