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CRAL. TAVOLO DELLA FRATERNITA’ POLITICA: INCONTRI CONGIUNTI DELLE METROPOLIE

Si continua a lavorare nell’ambito del Progetto “Tavolo della fraternità politica – La Sicilia non crescerà se non insieme”, il percorso voluto dalla Consulta regionale delle Aggregazioni laicali  per “favorire, in tutta la realtà del laicato delle Chiese di Sicilia, l’esperienza pratica di una cultura della corresponsabilità e della condivisione”.
Le Consulte diocesane delle aggregazioni laicali delle Metropolie siciliane si riuniscono e incontrano il direttivo della Cral per la seconda fase del progetto che riguarda non solo le Cdal, ma anche tutte le aggregazioni laicali a livello regionale che hanno dato la propria disponibilità ed adesione.
Un incontro congiunto si è già svolto nella Metropolia di Agrigento, tenutosi a Caltanissetta lo scorso 22 marzo (cfr. allegato).
Nella progressione del comune cammino – scrive il segretario generale della Cral, Alfio Di Pietro –, il Laboratorio chiede ora di essere sostanziato di contenuti e di risorse (umane, spirituali, intellettuali, morali, culturali, materiali), di cui ognuno di voi e le realtà associative che rappresentate dispongono e, ad un tempo, di essere reso visibile e vitale attraverso iniziative e attività capaci di recare un contributo positivo alla soluzione dei molti e gravi problemi che affliggono la nostra terra e di generare una ampia e diffusa partecipazione democratica al servizio del bene comune. Andiamo avanti, sentendoci responsabili gli uni degli altri ed insieme dei destini della nostra terra, consapevoli che la fraternità è l’anima e il fine del nostro progetto e l’amore vicendevole fra noi la sua dimensione profetica“.
 
In quest’ottica è programmato per sabato 18 aprile 2015 a Caltanissetta, presso la Chiesa del Sacro Cuore, dalle ore 09,30 alle ore 12.30, un secondo incontro congiunto per la Metropolia di Agrigento, per definire un piano di lavoro comune da inviare al Direttivo della CRAL. Ecco i contenuti richiesti:
a) la individuazione di una o più questioni ritenute prioritarie in riferimento a tre ambiti socio-politici: famiglia, lavoro, immigrazione;
b) l’individuazione all’interno delle Vostre realtà aggregative di esperti e di figure professionali (tecniche, specialistiche, accademiche, sindacali, imprenditoriali), di riconosciuta competenza ed esperienza, dei quali avvalervi nella lettura dei dati di realtà, nel discernimento, nello studio e nella analisi delle questioni, nel loro corretto inquadramento sul piano politico e normativo, nonché nella formulazione di proposte utilmente spendibili nel confronto con le Istituzioni;
c) la definizione di modalità operative (costituzione, composizione e organizzazione dei gruppi di lavoro);
d) l’indicazione dei presumibili tempi di esecuzione del piano di lavoro;
e) la individuazione di strumenti e risorse comuni;
f) ogni altro elemento giudicato utile al fine.
 
Un altro incontro finalizzato a dare inizio alla seconda fase del Progetto è in programma sabato 11 aprile 2015, alle ore 17,00 presso la Sede dell’Associazione Oasi Cana Onlus – Corso  Calatafimi, 1057 – Palermo.
Riunisce, insieme con il direttivo della Cral, le Cdal della Metropolia di Palermo e le associazioni che aderiscono al progetto e i cui responsabili regionali risiedono in quel territorio.
 
Anche a Messina è in programma lo stesso incontro congiunto, lunedì 27 aprile 2015, per  Cdal e associazioni della Metropolia, che comprende anche la diocesi di Patti.
Gli scopi del ritrovarsi sono:
a) porre le basi programmatiche e operative per la costituzione di “Laboratori di Fraternità”, rappresentativi delle CDAL e delle Aggregazioni a raggio regionale, nei quali assumere e mettere a fuoco una o più questioni ritenute prioritarie in riferimento agli ambiti individuati: famiglia, lavoro, immigrazione;
b) individuare i coordinatori/referenti dei Laboratori;
c) segnalare personalità del mondo accademico e professionale di riconosciuta o affermata competenza, nonché di esperti in discipline giuridiche ed economiche, della cui opera avvalerci nello studio e nella analisi delle questioni e delle tematiche di riferimento e nella formulazione di proposte spendibili nel confronto con le Istituzioni;
d) stabilire le modalità e fissare i presumibili tempi di esecuzione del Progetto;
e) individuare strumenti e risorse comuni. [01]
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