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RAGUSA. DALL’IRAN UNA LEZIONE SULL’OFFUSCAMENTO DELLA VERITÀ

Dopo la proiezione del film francese “Quasi amici”, dedicata al tema dell’autenticità nelle relazioni, specialmente in quelle di aiuto, la rassegna cinematografica promossa dall’Ufficio per la Cultura della Diocesi di Ragusa prosegue oggi, lunedì 17 Dicembre, alle ore 20, presso il cinema Lumière di Ragusa, con il film “Una separazione” (2011), del regista iraniano Asghar Farhadi. Il film narra l’evolversi di una storia di coppia sull’orlo di una separazione. Nell’intreccio con altre vite, la divisione che sta alla base delle vite dei protagonisti, trascina con sé altre storie, altre vite, anch’esse immerse in convinzioni costruite su basi fragili. “Il regista, al suo secondo film, propone ancora una volta il tema dell’offuscamento della verità quale radice di molteplici mali, personali, familiari, politici e sociali. Denunciando l’ipocrisia della società iraniana – si legge in una nota stampa nella quale l’Ufficio presenta l’iniziativa –  egli non manca di mandare pure un forte monito all’evoluto occidente, che per altri versi tenta di costruire le proprie verità disancorandosi dai riferimenti imprescindibili alla dimensione trascendente e alla dignità dell’essere umano”. La proiezione del film sarà opportunamente introdotta e seguita da dibattito. Verranno altresì fornite delle schede tecniche di approfondimento. L’intero percorso, composto da sei film d’autore e corredato di schede di approfondimento e di dibattiti, si sviluppa nelle città di Ragusa (Cinema Lumiere), Comiso (Sala Massimiliano Kolbe, presso Santuario di S. Francesco all’Immacolata) e Vittoria (Multisala Golden). Nell’insieme, i film affrontano i diversi aspetti della verità: l’autenticità che scaturisce dal camminare nella verità, i danni arrecati dall’offuscamento della verità, la ricerca del vero bene per l’uomo, la paura di fronte alla verità di se stessi e delle relazioni, lo stupore conseguente alla sua scoperta, l’umiltà che contraddistingue gli amanti del vero, del bene e del bello. L’ingresso è libero e aperto a tutti. [01]

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