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PIAZZA ARMERINA. QUESTIONE EDUCATIVA: “SETTIMANA DELLA SCUOLA”

 
Una settimana particolare per sensibilizzare la comunità ecclesiale e civile sulle problematiche educative sociali, pastorali e scolastiche; promuovere un proficuo confronto sulla questione educativa; sostenere l’azione già intrapresa nei vari Vicariati delle Consulte cittadine di Pastorale scolastica, rafforzare il “patto di corresponsabilità”, elaborare progetti che nascono dalla comunione di ricchezze tra scuola, famiglia, parrocchia e istituzioni promuovendo il rifiorire educativo nel tempo e nel luogo del nostro vivere; per pregare all’unisono, il Signore “maestro buono” e chiedere l’intercessione di “Maria Vergine e Madre perché, non permetta che davanti alle sfide di questo tempo la nostra esistenza sia soffocata dalla rassegnazione o dall’impotenza e ci aiuti a custodire l’attitudine all’ascolto, grembo nel quale la Parola diventa feconda e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio”. (CEI – Educare alla Vita Buona del Vangelo). È con questo spirito che da domenica 18 a domenica 25 settembre, la diocesi di Piazza Armerina propone la Settimana della Scuola. L’appuntamento è stato programmato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della Scuola come occasione per “un proficuo confronto sulla questione educativa”. “La nostra Chiesa locale, nel Convegno diocesano del novembre 2009, ha constatato che l’invecchiamento della realtà pastorale rispetto all’evolversi della società, la difficoltà di rapportarci con le nuove generazioni, la consapevolezza delle nostre competenze rispetto ai nuovi problemi e le nuove sfide del mondo giovanile, la diffusione delle nuove tecnologie che stanno creando un nuovo modello di uomo, la volatilità delle appartenenze, la liquidità dei rapporti, la crisi della famiglia, l’emergenza educativa – dice mons. Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina e delegato Cesi per la Pastorale dell’Educazione e della Scuola – e, se da una parte può generare un senso di scoraggiamento, dall’altra prelude ad una nuova presa di coscienza per agire non da collaboratori occasionali, ma da corresponsabili per un’azione d’insieme integrale ed integrante. La questione educativa è al centro del nostro essere Chiesa – aggiunge il presule – e costituisce l’orizzonte dentro il quale muoveranno le scelte pastorali di questa diocesi per i prossimi anni. Ciò non può essere fatto pienamente senza di voi, se manca il vostro contributo a rendere le scuole, le parrocchie, le città luoghi favorevoli alla crescita, all’incontro, alla ricerca di ciò che è bene per tutti”. [01]
 
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