08 settembre 2024
Mazara del Vallo
“CARISSIMI TUTTI, AMATI VITICOLTORI, IL SIGNORE VI DIA PACE”: IL VESCOVO GIURDANELLA SCRIVE DI CRISI AGRICOLA E VITIVINICOLA
“In occasione della festività di Maria Bambina, che da sempre, nella nostra tradizione, coincide con la vendemmia, mi rivolgo a voi con sentimenti di profonda vicinanza, condivisione e solidarietà. Questa festa, che un tempo celebrava i frutti abbondanti del lavoro della terra, oggi assume per voi un significato ben diverso, più doloroso“. Inizia così la lettera del vescovo di Mazara del Vallo mons. Angelo Giurdanella indirizzata ai viticoltori e dedicata alla crisi vitivinicola, firmata proprio nella ricorrenza mariana dell’8 settembre.
Le difficoltà che il presule affronta “non si fermano ai campi. Anche le cantine sociali – dice –, che svolgono un ruolo fondamentale nella nostra economia agricola, stanno vivendo una crisi profonda“.
E continua: “Di fronte a questa drammatica situazione, non possiamo ignorare il silenzio assordante delle istituzioni politiche, che sembrano aver voltato le spalle ai viticoltori e al mondo agricolo ingenerale“. Una mancata reazione che per mons. Giurdanella “non solo aggrava la crisi, ma lascia spazio a chi si potrebbe avvantaggiare della crisi e dal collasso di migliaia di piccole e medie aziende viticole“.
Diversi i passaggi riproposti dalla Laudato si’ per leggere i tempi e delineare la direzione.
Alla fine della lettera il vescovo di Mazara del Vallo scrive: “La Chiesa è con voi. Non siete soli in questa battaglia. Condivido il vostro dolore, la vostra fatica, e mi impegno, insieme a voi, a chiedere giustizia e misure concrete per evitare che l’agricoltura della nostra terra venga cancellata. La crisi che state vivendo non può essere ignorata. È urgente che le istituzioni rispondano, con determinazione e rapidità, per proteggere il lavoro agricolo e garantire un futuro dignitoso a chi, come voi, vive del frutto della terra“. E chiarisce: “Non stiamo parlando solo di economia o di numeri, ma del futuro di un’intera comunità, della preservazione della nostra cultura, della nostra identità e delle nostre radici. Non dimentichiamo nessuno, nemmeno i braccianti agricoli stagionali, che a motivo della crisi si trovano in grave difficoltà, nessuno deve sentirsi escluso! Per questo, è necessario alzare la voce, richiamare con forza le istituzioni a intervenire, perché ogni giorno che passa senza azioni concrete segna una nuova perdita, non solo per i viticoltori, ma per tutti noi“.
Il presule esprime poi la solidarietà dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro e la disponibilità “all’ascolto di tutti e alla condivisione di iniziative per fronteggiare l’emergenza e per dare il proprio contributo all’intero comparto vitivinicolo!“.
Infine, in maniera diretta, esorta i viticoltori a non arrendersi: “La vostra lotta è giusta e necessaria. La vostra passione per la terra, il vostro attaccamento al lavoro agricolo sono un esempio di resistenza e dignità. Affidiamoci a Maria Santissima Bambina, chiedendole di intercedere per voi, per le vostre famiglie e per il futuro delle nostre campagne. Che vi dia la forza di continuare a credere nel vostro lavoro e la speranza di un futuro migliore, più giusto e più solidale. Vi siamo accanto e vi ammiriamo, non solo per le fatiche di una professione difficile ma anche per la passione con cui affrontate le sfide del tempo presente“.
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