29 maggio 2024
Iniziativa CESi
LE STRUTTURE DELLA SINODALITÀ ECCLESIALE. CONFRONTO TRA I DOCENTI DI TEOLOGIA DELLA SICILIA E IL CARDINALE COCCOPALMERIO
I docenti e i vertici delle istituzioni accademiche della Sicilia si sono riunite il 29 maggio a Caltanissetta per discutere di sinodalità. La giornata si è imperniata sulla relazione del cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, sul tema “Le strutture di sinodalità ecclesiale, soggetto comunionale deliberante”. Presenti mons. Antonino Raspanti, presidente della CESi che ha promosso l’incontro, mons. Rosario Gisana, vescovo delegato, mons. Domenico Mogavero e circa cinquanta docenti provenienti dalla Facoltà Teologica di Sicilia di Palermo, dello Studio Teologico “S. Paolo” di Catania, dell’Istituto Teologico S. Tommaso di Messina, dello Studio Teologico San Gregorio Agrigentino di Agrigento, dell’Istituto San Metodio di Siracusa e dell’Istituto teologico-Pastorale “Mons. G. Guttadauro” di Caltanissetta. I lavori sono stati aperti da mons. Gisana e introdotti dal preside della Facoltà Teologica di Sicilia don Vito Impellizzeri.
Il card. Coccopalmerio nella sua relazione ha ripercorso i canoni del Codice di Diritto canonico nei quali vengono definite e delineate le caratteristiche delle persone giuridiche (diocesi e parrocchie) intese come unità composte da una pluralità di persone (pastore e fedeli); costoro formano il “soggetto comunionale”. Tale soggetto, dotato di intelligenza e di volontà, è soggetto deliberante. Tuttavia i soggetti comunionali, per ovvi motivi non possono esprimere la loro intelligenza e volontà a livello complessivo, debbono necessariamente esprimersi attraverso strutture composte da numeri limitati. Queste formano le “strutture di sinodalità ecclesiale”.
Esse sono a livello diocesano: il sinodo diocesano, il consiglio presbiterale, il consiglio pastorale diocesano; a livello parrocchiale il consiglio pastorale parrocchiale. Le loro decisioni (prese unitamente col vescovo o col parroco) sono prese attraverso una votazione e diventano quindi – ed è questa l’idea di Coccopalmerio – deliberative.
Si è quindi avviato un dibattito col relatore che ha risposto alle domande emerse da un precedente confronto tra gli stessi docenti suddivisi in tre gruppi.
I rappresentanti delle realtà accademiche hanno espresso il loro gradimento per l’iniziativa della CESi – unica in Italia – di realizzare questo tipo di confronto tra vescovi e docenti giunta al suo secondo appuntamento.
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