01 giugno 2024
Nicosia
IL SOFFITTO LIGNEO DIPINTO DELLA CATTEDRALE RAGGIUNGIBILE ATTRAVERSO UNA PIATTAFORMA MULTIMEDIALE
Una piattaforma multimediale per ammirare da vicino il soffitto ligneo della cattedrale di Nicosia. Da sabato 1 giugno tutte le meraviglie dipinte nella parte più alta della Cattedrale saranno visibili attraverso un sistema tecnologico realizzato dall’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici.
A presente l’evento e a spiegarne significato e modalità d’accesso un appuntamento fissato proprio il 1 giunto, alle ore 11 , in Cattedrale.
Le autorità del settore che prenderanno parte alla presentazione aiuteranno i presenti a comprendere sia l’alto valore artistico dell’opera lignea pittorica, sia la valenza teologica.
Gli argomenti, infatti, saranno affrontati, insieme con il vescovo mons. Giuseppe Schillaci, da: Angelo Di Franco, soprintendente ai Beni culturali e artistici di Enna; Mariangela Liuzzo, docente di disegno presso l’UniKore di Enna; Francesca Paola Massara, docente di Archeologia e Iconografia cristiana presso la Facoltà Teologica di Sicilia.
Presenti anche il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, e ancora l’architetto Egidio Di Maggio e don Santo Paternò.
Il soffitto ligneo dipinto della Cattedrale di Nicosia s’inserisce nel periodo artistico siciliano a cavallo fra i sec. XIV e XV ed è considerato esempio unico in Italia di tetto a capriate dipinto.
Finora esso non è stato visibile perché coperto da una volta a botte lunettata costruita agli inizi del secolo XIX.
Accoglie sia raffigurazioni sacre che – in maggioranza – profane. Mons. Crispino Valenziano, nel suo ruolo di Membro del Pontificio Consiglio per i Beni Culturali della Chiesa e della Pontificia Commissione di Archeologia sacra – evidenziò che a unire il ciclo pittorico del tetto della Cattedrale è il tema della Salvezza, presentato come Storia di Salvezza: che inizia con la Cacciata dei Progenitori dal Paradiso e termina idealmente con l’Incoronazione della Vergine. Anche nelle sezioni apparentemente estranee alle questioni religiose – come nelle lettere dell’alfabeto gotico riproposti – è riconoscibile una stilizzazione delle “Tau greca” che rappresenta il segno della “Salvezza” cristiana, così come nelle fasi lunari raffigurate riconducono al calcolo della data in cui celebrare la Pasqua.
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