Pubblicato il

15 febbraio 2024

Catania

“MUSICA E LITURGIA. A 60 ANNI DALLA SACROSANCTUM CONCILIUM”

“MUSICA E LITURGIA. A 60 ANNI DALLA SACROSANCTUM CONCILIUM”

Nel contesto del 60° anniversario dalla promulgazione della Costituzione sulla sacra liturgia del Concilio Vaticano II, la Sezione Musica Sacra dell’Ufficio Liturgico diocesano di Catania ha promosso insieme allo Studio Teologico S. Paolo di Catania un simposio di studio “Musica e Liturgia. A 60 anni dalla Sacrosanctum Concilium”.

“MUSICA E LITURGIA. A 60 ANNI DALLA SACROSANCTUM CONCILIUM”Il convegno si è svolto giovedì 15 febbraio, di mattina al S. Paolo interessando la comunità accademica e di sera presso il Seminario Interdiocesano incontrando le corali dell’Arcidiocesi. Dopo il saluto di don Antonio Sapuppo, direttore dello Studio Teologico, don Salvatore Magrì, docente e direttore dell’Ufficio liturgico, ha introdotto e moderato il simposio, come pure l’Arcivescovo, mons. Luigi Renna, prendendo parte ai lavori, ha offerto magistralmente il suo contributo. Relatori d’eccezione per l’alta competenza in materia liturgico-musicale e per l’esperienza unica maturata a servizio della Chiesa universale, sono stati mons. Massimo Palombella, maestro direttore della Cappella Musicale del Duomo di Milano e già maestro della Cappella Musicale Pontificia Sistina; nonché il prof. Giovanni Conti, consultore presso il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e presidente dell’Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano – Sezione Italiana.

“MUSICA E LITURGIA. A 60 ANNI DALLA SACROSANCTUM CONCILIUM”Il primo relatore ha mostrato le ragioni e gli sviluppi del segno sonoro all’interno della liturgia, passando dal canto gregoriano fino alla riforma del Concilio di Trento, lasciando poi la parola al secondo relatore che ha sviluppato le fasi della riforma culminata al Concilio Vaticano II, facendo emergere le questioni rimaste aperte ancora oggi. A distanza di sessant’anni dunque è e rimane centrale la questione liturgico-musicale, in un rinnovato slancio auspicato dalla Lettera Desiderio desideravi del Santo Padre, nella quale viene ribadita la necessità di una formazione liturgica autentica, di un’arte della celebrazione che sia a servizio del mistero pasquale e della partecipazione di tutti i battezzati, al fine di ravvivare lo stupore per la bellezza della verità del celebrare cristiano.

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