Pubblicato il

17 ottobre 2023

Acireale

TUTELA MINORI E PERSONE VULNERABILI. INCONTRO DI FORMAZIONE AI SACERDOTI E AGLI INSEGNANTI

TUTELA MINORI E PERSONE VULNERABILI. INCONTRO DI FORMAZIONE AI SACERDOTI E AGLI INSEGNANTI

Promosso dal servizio diocesano tutela minori e persone vulnerabili l’incontro di formazione ai sacerdoti della diocesi di Acireale si è svolto nel corso della mattina di martedì 17 ottobre all’OASI di Aci Sant’Antonio. A guidarlo don Fortunato Di Noto, della diocesi netina, presidente dell’associazione Meter e Responsabile dello Sportello regionale del servizio Tutela dei minori.

TUTELA MINORI E PERSONE VULNERABILI. INCONTRO DI FORMAZIONE AI SACERDOTI E AGLI INSEGNANTIPer il vescovo mons. Antonino Raspanti, presente all’incontro, “Il problema è ancora presente nella Chiesa e nella società, anche perché la situazione è complessa. Non si parla solo si pedopornografia ma anche di pedocriminalità. La priorità della Chiesa – ha detto – è ascoltare, tutelare, proteggere i fragili e i deboli. La situazione è complessa ed è ancora aperta anche nel campo della psicologia e della medicina. Anche la Chiesa deve imparare dai propri errori e non ignorare i fattori di allerta. La Chiesa è povera per i poveri ed anche bambina per i bambini. Impegniamoci alla prevenzione e formazione“.

Nello stesso giorno, nel pomeriggio, il servizio diocesano tutela minori e persone vulnerabili insieme all’ufficio per la Pastorale scolastica e Insegnamento della Religione Cattolica nell’aula magna del Liceo Statale “Leonardo” di Giarre, sempre con don Di Noto, ha organizzato l’incontro dal titolo “La cura e la tutela dei minori nella scuola e nei luoghi di aggregazione“.

TUTELA MINORI E PERSONE VULNERABILI. INCONTRO DI FORMAZIONE AI SACERDOTI E AGLI INSEGNANTIDon Fortunato ha posto l’attenzione dei docenti presenti sulla necessità di prevenzione ed informazione e non solo sulla questione degli abusi commessi. Circa 200 gli intervenuti, tra insegnanti di religione cattolica, referenti e dirigenti scolastici, che si sono mostrati sensibili alla tematica ed anche attenti al loro ruolo di educatori nel delicato compito di accompagnare i propri studenti nella crescita sia scolastica che umana e personale. Il modello da seguire diventa, quindi, quello di una scuola che si prende cura e non solo insegna nozioni, di una scuola che si interessa dei propri ragazzi.

Don Fortunato ha esortato alla riflessione i partecipanti, invitandoli a maturare in un ascolto consapevole che attenzioni le necessità ed i “non detti” dai quali si può evincere la presenza o meno di un problema. “Non basta indignarsi davanti alle forme più eclatanti di violenza ma bisogna affrontare la realtà con coraggio per debellare il fenomeno. Insegnanti, sacerdoti, educatori ed operatori pastorali – ha detto don Di Noto – sono a stretto contatto con i minori. Creiamo una rete che da una parte sia forziere di tutela e dall’altra strumento di diffusione della conoscenza del fenomeno per prevenire situazioni di sofferenza e dolore“.

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