Pubblicato il

12 dicembre 2021

Caltanissetta

MARIANNA AMICO ROXAS: 10 ANNI DI VENERABILITÀ

MARIANNA AMICO ROXAS: 10 ANNI DI VENERABILITÀ

È con un fitto programma di appuntamenti che la diocesi di Caltanissetta ricorderà il decimo anniversario dal decreto di venerabilità di Marianna Amico Roxas. Era, infatti, il 19 dicembre del 2011 quando l’orsolina dii San Cataldo fu proclamata Venerabile da Papa Benedetto XVI.

I festeggiamenti per la ricorrenza, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid, avranno inizio domenica 12 dicembre, presso la Chiesa Madre di San Cataldo, dove alle ore 18, dopo la recita del Santo Rosario meditato, il vescovo di Caltanissetta, mons. Mario Russotto, presiederà la celebrazione eucaristica, che verrà trasmessa in streaming sui canali FB e YouTube della Diocesi.

Venerdì 17 dicembre, nella fascia oraria 7.30 – 10.00, nel programma “Di buon mattino”,  Tv2000 trasmetterà un servizio sulla venerabile.

Domenica 19 dicembre, presso la Casa Sant’Angela, a San Cataldo, dalle ore 10.30 alle 13 e dalle ore 16 alle 20 è prevista l’adorazione eucaristica personale e la possibilità di visitare la stanza della Venerabile.

La venerabilità è la dichiarazione pubblica che le virtù teologali e cardinali sono state vissute in grado eroico, cioè giorno dopo giorno nella totalità dell’amore verso Cristo. Una nota stampa della diocesi spiega che “sin qui ha parlato quanto lei ha scritto o le testimonianze dirette di chi l’ha incontrata e conosciuta” e che “per essere ora dichiarata ‘Beata’ e ‘Santa’ si richiede un miracolo ottenuto per sua intercessione“. E aggiunge: “Poter annoverare una Santa tra i fedeli della Diocesi non è solo un vanto spirituale, ma la prova di un autentico passaggio di Dio e di una Chiesa che ha saputo formare ad una fede integra ed una umanità integrale di alto livello“.

Il 13 gennaio 2012, il card. Angelo Amato, allora prefetto per le Cause dei Santi, a Caltanissetta in Cattedrale, di lei disse: “Contemplando questa donna siamo invitati a riscoprire la nostra fede e a riappropriarci del nostro battesimo. È da questo tesoro divino che possiamo attingere la gioia di vivere il nostro tempo, non angosciati dalle mille notizie di cronaca nera, ma stimolati a fare il bene e a vivere la vita buona del Vangelo. È di questo che oggi più che mai abbiamo tutti bisognò: di donne e di uomini buoni, che imitano Gesù, il maestro buono“.

 

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