Pubblicato il

09 settembre 2021

Caltanissetta

LA CHIESA PIANGE LA MORTE DI MONS. LIBORIO CAMPIONE

LA CHIESA PIANGE LA MORTE DI MONS. LIBORIO CAMPIONE

Nella mattinata del 9 settembre 2021 nella sua abitazione di via Leone XIII è morto mons. Liborio Campione, “figura che ha scritto luminose pagine della storia diocesana del dopo-concilio”.

 

Così è ricordato dalla Diocesi, in una nota biografica e affettiva a firma del vicario generale, don Onofrio Castelli: “Era nato a Caltanisetta il 25.07.1925 per poi entrare in Seminario nel settembre 1939. È stato ordinato sacerdote da Mons. Giovanni Jacono il 29.06.1948 nella chiesa di Sant’Agata al Collegio, visto che in Cattedrale fervevano i lavori di risanamento dei danni bellici e di ampliamento. Dal 1951 al 1963 è stato parroco a Santa Barbara e a Borgo Petilia, per poi essere chiamato a servire .in altre mansioni la diocesi. Il 1965 Mons. Francesco Monaco lo fece Rettore del Seminario del quale già sin dal 1951 era stato Direttore Spirituale. Lasciando la parrocchia, divenne canonico della Cattedrale. Sino ad oggi era il Prevosto del Capitolo. Con l’arrivo di Mons. Alfredo M. Garsia divenne Vicario Generale e Vicario per la Pastorale, carica che mantenne sino al 2009. Per questo servizio generosamente profuso per tutta la diocesi tutti lo hanno potuto conoscere ed incontrare. Due tratti lo hanno caratterizzato in maniera profonda. Da un canto, il suo profilo spirituale che ne ha fatto un ottimo docente di Teologia Morale e Spirituale, di Sacramentaria ed Ecumenismo, ed un predicatore e direttore spirituale molto ricercato. Dall’altro canto il suo impegno nella promozione del laicato, traduzione di una riuscita recezione e meditazione dell’insegnamento del Concilio Vaticano II. È stato infatti per lunghissimi anni assistente dell’Azione Cattolica e di tante altre associazioni cattoliche ed aggregazioni laicali. Dal 1973 al 2018, fin quando la salute glielo ha permesso, è stato cappellano delle Suore Domenicane dell’Oasi Cristo Re. Nel 2003, al suo arrivo a Caltanissetta, Mons. Mario Russotto, lo ha confermato in tutte le sue cariche, trovando in lui un fidato amico e collaboratore. Gli ultimi anni li ha trascorsi a casa accudito dalle sorelle e da altri familiari. Il legame con il nostro vescovo – mons. Campione amava chiamarlo ‘padre Mario’ – è perdurato sino ad ora attraverso i contatti con lui e i familiari“.

E ancora: “Era un uomo dalla spiccata sensibilità umana e spirituale, dall’alto livello culturale, moralmente integro, attento al mondo che lo circondava e al suo evolversi. Da innamorato di San Paolo VI amava ripetere con lui ‘dilexi Ecclesiam’”.

Ancora la diocesi fa sapere che la morte di mons. Campione fa seguito al contagio da Covid e che “nel rispetto dell’attuale normativa la salma sarà portata senza previo funerale direttamente al cimitero. Più in avanti, dopo le misure di quarantena e sanificazione, sarà dato avviso per la celebrazione delle esequie nella chiesa Cattedrale“.

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