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NON CHIAMATELO RAGAZZINO. ROSARIO LIVATINO, UN GIUDICE CONTRO LA MAFIA

NON CHIAMATELO RAGAZZINO. ROSARIO LIVATINO, UN GIUDICE CONTRO LA MAFIA

 

A trent’anni dall’assassinio in Sicilia del giudice Rosario Livatino per mano della mafia, questo libro di Marco Pappalardo ne racconta ai ragazzi, ai giovani, ai loro educatori la vita, il lavoro, l’impegno, la fatica, i sogni, la fede, il coraggio, la testimonianza, il sacrificio. Lo hanno chiamato “giudice ragazzino” quasi per dire che non fosse all’altezza della lotta alla criminalità organizzata, ma a quasi 38 anni – altro che “ragazzino” – ha dimostrato con la sua esistenza e con la tragica morte che la mafia lo temeva molto. In queste pagine parlano di lui e per lui la sua città, alcuni oggetti personali, i luoghi di studio e di lavoro, i simboli della fede e della giustizia, dei testimoni. Raccontano – riportando in corsivo le parole del coraggioso magistrato – una vita semplice ma intensa, una professione vissuta in modo coerente, un uomo dalla profondissima fede e dall’altissimo senso del dovere. In ogni capitolo, poi, si trovano alla fine alcune brevi riflessioni per aiutare il lettore a comprendere che Livatino oggi è un modello vincente per essere donne e uomini di speranza, nelle piccole cose di ogni giorno e nell’impegno contro ogni mafia.

La Prefazione è del magistrato Sebastiano Ardita, componente del Consiglio Superiore della Magistratura.

Il libro, arricchito dalle illustrazioni di Roberto Lauciello, è pensato in particolare per ragazzi dai 10 ai 15 anni e per l’utilizzo nelle scuole, come testo per le ore di Educazione Civica, di Narrativa, di Religione e per i progetti sulla Legalità.

 

NON CHIAMATELO RAGAZZINO

Rosario Livatino, un giudice contro la mafia

di Marco Pappalardo – ill. di Roberto Lauciello

Edito da Paoline, pp. 112 – euro 10,90

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