09 novembre 2019
Caltagirone
“IL MALE NON POTRA’ TENERE SIGILLATO IL BENE”
Il vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, esprime la sua solidarietà agli Scout Agesci Catania 5, dopo l’incendio che ha distrutto la casa cantoniera in contrada Rocchicella, nel territorio di Mineo, una casa affidata agli Scout in comodato d’uso gratuito con un contratto siglato il 18 maggio del 2018 e che sarebbe diventata a breve una loro nuova sede.
“A questa casa è accaduto come al chicco di grano di cui ci racconta il Vangelo – dice il presule –, il chicco di grano per portare molto frutto deve prima cadere in terra e morire per produrre una nuova spiga di speranza. D’altronde al seme accade quello che è accaduto a Gesù che, per affermare la vita senza fine della risurrezione, è finito sulla croce, dentro una tomba e sotto una grossa pietra. Ma quello che il male non potrà mai fare è di tenere sigillato il bene, senza permettergli di risorgere, di spalancare qualsiasi tomba, di vincere qualsiasi resistenza. E così mi sembra anche per questa casa: senza questo marchio di fuoco – continua mons. Peri – nessuno forse l’avrebbe mai ricordata o neppure conosciuta. Adesso così apparentemente sfregiata invece si prepara ad essere protagonista di speranza, di ricostruzione, di resurrezione. Questi ragazzi saranno testimoni anche loro di una resurrezione ancora più bella per la loro casa che a quel punto sarà per tutti un monito che l’ultima parola spetta, comunque e nonostante tutto, alle cose belle e buone che facciamo, nonostante qualcuno si metta a volte di traverso per impedire che questi sigilli saltino e che questa pietra venga ribaltata. Auguri a tutti quelli che con maggiore tenacia faranno sì che questa casa porti nella sua storia questo timbro di fuoco e sia ancora più bella“.
I danni all’immobile, composto da quattro stanze, sono notevoli: “le fiamme – si legge in una nota stampa della Diocesi – hanno compromesso parte del tetto, pilastri e muri e a terra è rimasto un cumulo di macerie annerite”. L’inaugurazione, dopo un anno e mezzo di lavori di ristrutturazione, era programmata per il 15 dicembre prossimo.
L’assistente di zona di Caltagirone, don Piero Sortino, e i responsabili Luana e Daniele hanno diffuso una nota. “Schiena dritta e testa alta! – scrivono – Queste le parole che vorremmo urlare agli amici e fratelli del gruppo scout Catania 5″. Parlano dell’incendio come di “tristissima notizia” e raccontano di “sacrificio e dedizione” degli scout nel ripristinare la struttura “che si accingevano restituire alla collettività perché potesse essere luogo di incontri e condivisioni per attività scout e non“. Nella nota anche un appello: “Condanniamo duramente il gesto e invitiamo l’intera collettività a farlo, senza indietreggiamenti su questo fronte, mentre esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alla comunità capi del Catania 5 e a tutti i loro ragazzi, rimanendo disponibili e mettendoci a servizio di questa realtà perché venga, nel più breve tempo possibile, recuperata e riconsegnata, come era nei sogni di chi l’ha curata sino ad oggi. Le strade di coraggio non vanno abbandonate“. E concludono: “Al bene non occorre fare rumore per raggiungere la sua meta!“
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