2 marzo 2019
Ufficio regionale per i Giovani e Centro regionale per le Vocazioni
SINODALITÀ, SINERGIA ED ENERGIA: GIOVANI E VOCAZIONI NEL CAMMINO SICILIANO DEL POST SINODO
“L’eredità del Sinodo ci ha aperto nuove prospettive. Non si è trattato di un appuntamento che si può definire concluso, ma che ha, anzi, segnato un nuovo inizio. Qui in Sicilia, ripartiamo allora in sinergia, con nuovo vigore, insieme, nella maniera sinodale che il Papa ci ha consegnato”. Così don Gaetano Gulotta, direttore dell’Ufficio regionale per i Giovani, parlando delle motivazioni e dello spirito nei quali è maturato l’incontro che ha riunito insieme pastorale giovanile e pastorale vocazionale della Sicilia.
Insieme, ad Aci Sant’Antonio (CT), sabato 2 marzo, le due Commissioni si sono messe in ascolto di don Rossano Sala sdb, segretario speciale del Sinodo sui giovani, che è intervenuto su “Prospettive di rinnovamento: i cammini educativo-pastorali aperti dal Sinodo“. Presentando l’evento vissuto con Papa Francesco, ha condiviso la sua esperienza, “intanto come esperienza di universalità. Perché che siamo Chiesa cattolica lo sappiamo, lo sapevamo già – ha detto –, ma in quell’occasione l’abbiamo vista in movimento, viva. È stato certamente d’effetto! E faceva venire in mente quello che diceva Papa Ratzinger, da Prefetto, cioè che la Chiesa non è una organizzazione, ma un organismo. E la differenza è sostanziale”. E ancora, don Sala ha parlato del Sinodo come di “esperienza di grande comunione: nello stile, nei toni, negli interventi. Diversamente da quanto è emerso dai mass media – ha detto –, il Sinodo ha mostrato una chiesa di grande consenso e di grande unità. Ma la pace, si sa, non fa notizia”. Un’ultima esperienza sinodale è stata, per il segretario speciale, quella dell’umiltà. “Nessuno è arrivato convinto di avere in tasca la soluzione. Quella realizzata è stata una piattaforma di ascolto, confronto e condivisione di ciò che di buono si fa, ma anche delle difficoltà, alle quali si sono cercate soluzioni concrete e condivise”.
Don Sala ha presentato, poi, “stelle” e “costellazioni” da esse formate, cioè punti e pensieri, prospettive maturate attorno al Sinodo, sulle quali i responsabili di pastorale giovanile e vocazionale delle diciotto diocesi di Sicilia si sono confrontati.
Per mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani e delegato Cesi per i giovani, “mettersi in ascolto dei desideri e delle attese dei giovani è un’esperienza sociale ed ecclesiale molto impegnativa. Il Sinodo ci ha incoraggiati a farlo sempre di più insieme – aggiunge –, rafforzando e inventando cammini sinodali per riconoscere, interpretare e scegliere quanto può essere veramente utile ai giovani siciliani di oggi. Per questo le commissioni dell’Ufficio regionale per i Giovani e il Centro regionale per le Vocazioni si sono lasciate convocare insieme per crescere in questo servizio che le nostre Chiese e le nostre realtà carismatiche di Sicilia sono chiamate a mettere in atto”.
L’appuntamento avrà già una sua continuità: “Incoraggiati dal Sinodo, ma anche dalle esigenze dei tempi – dice don Dino Lanza, direttore del Centro regionale per le Vocazioni – si continuerà ad orientare insieme le forze, insieme anche alla Pastorale familiare, già nel PAV, l’annuale Percorso per animatori vocazionali, perché i giovani abbiano l’opportunità di sentirsi chiamati a qualcosa di grande”.
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