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PIAZZA ARMERINA. AIUTO CONCRETO ALLA COPPIE IN SITUAZIONE DIFFICILE O IRREGOLARE

Una commissione diocesana composta da chierici e laici che accolga le coppie “in situazione difficile o irregolare”, ne ascolti le storie, ne verifichi il cammino spirituale e, soprattutto, che le accompagni passo passo verso la piena integrazione. E’ stata voluta fortemente dal vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, che ha scelto i sette componenti a ha raggiunto tutti i sacerdoti e i diaconi del territorio a lui affidato perché possano fare da tramite e invitare le coppie e le famiglie a farsi avanti.  La decisione nasce in seno a quanto previsto negli Orientamenti Sinodali al n. 7 e si pone in aiuto a “coloro che hanno stretto un vincolo solo civile; coloro che non hanno alcun vincolo: i conviventi; coloro che sono separati e divorziati e a volte hanno subito un abbandono ingiusto; coloro che sono divorziati e vivono una nuova unione; coloro che separati rimangono fedeli al vincolo e non intraprendono una nuova unione”.
La Commissione si riunirà una volta al mese presso la Curia Vescovile, farà discernimento sulle storie delle coppie, ascoltate da una delle due sottocommissioni in cui il nuovo organismo si compone. Due le vie possibili: avviare la dichiarazione di nullità del loro precedente matrimonio, qualora vi fossero i requisiti e/o intraprendere un percorso ad tempus, da compiere con l’accompagnamento del parroco o il presbitero confessore. A conclusione del percorso, sarà lui a relazionare alla Commissione, per valutare quanto sia stato fatto, prima di ricevere la benedizione del Vescovo che sarà pubblica, cioè davanti alla comunità parrocchiale, o privata, cioè nella cappella del Vescovo davanti ad alcuni testimoni, a piacimento della coppia. Mons. Gisana offre ai sacerdoti anche alcune indicazioni metodologiche: la coppia deve essere presentata al vescovo dal parroco o dal presbitero confessore; dopo l’incontro, il parroco o il presbitero confessore deve fare relazione scritta da consegnare alla Commissione che ascolterà la coppia. La proposta di poter avviare la dichiarazione di nullità o il percorso da espletare sarà stabilito dalla Commissione che, a maggioranza relativa, darà precisi orientamenti e comunicherà al vescovo quanto è stato proposto e verrà chiesto al parroco o al presbitero confessore di accompagnare fisicamente le coppie a svolgere il percorso richiesto. “Le linee salienti di adempimento sono tracciate – dice il vescovo – e vanno rispettate non dimenticando di praticare quella commozione viscerale che ci sintonizza con l’atteggiamento misericordioso di Gesù, “Pastore grande delle pecore” (Eb 13,20). Dall’affidamento a Lui – scrive ai parroci -, impariamo a vivere quella donazione sacerdotale e diaconale che si addice a coloro che lo riconoscono Signore della propria vita”. [01]
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