MONREALE. PASQUA: “I VIVI CHIAMATI A RISORGERE PRIMA DEI MORTI”
“Di fronte a Gesù Cristo, che si presenta come ‘Risurrezione e Vita’, dobbiamo convincerci che la morte corporale non è la fine di tutto. Gesù ha aperto la porta buia della morte una volta per tutte e da quella porta anche noi possiamo passare senza danno”. Lo scrive l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, nel suo messaggio alla diocesi per la Pasqua. “Gesù è l’unico che davanti alla morte dell’amico continua a sperare. La risurrezione di Lazzaro non è soltanto ‘segno’ della risurrezione futura, ma è, soprattutto, l’annunzio di un dono che il Signore Gesù già ora fa a chi crede in Lui”, sottolinea il presule. L’arcivescovo nel suo messaggio spiega anche che “possediamo già da ora la vita eterna e siamo in attesa che giunga alla sua pienezza quando ‘vedremo Dio così come egli è”. Mons. Pennisi osserva come “il grido con cui Gesù chiama Lazzaro ‘vieni fuori’ è la voce di colui che già ora chiama i morti spiritualmente a risorgere e vivere”. “Non è solo un invito a ciascuno perché esca dalla tomba del proprio egoismo, torpore, grettezza, disperazione”. Ma – aggiunge – è anche parola efficace che libera realmente e dona di gustare il sapore della vita vera, perché la Vita è Lui”. “A risorgere siamo chiamati i vivi, prima che i morti. Il Risorto ci chiama a svegliarci e rialzarci dalle nostre vite spente e immobili, addormentate e inutili – conclude -. Ci chiama a fare cose che rimangano per sempre”. [01]
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