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AGRIGENTO. CATTEDRALE: UN CONTATORE MISURA IL TEMPO TRASCORSO DALLA CHIUSURA AL CULTO

Sono passati oltre 6 anni dalla chiusura al culto della Cattedrale di Agrigento. A dare un’entità precisa del tempo trascorso da quel 25 febbraio 2011 è un contatore pubblicato sulla home page del sito dell’arcidiocesi di Agrigento (www.diocesiag.it). È il frutto di un’iniziativa congiunta dei direttori del Centro per la cultura e la comunicazione, Carmelo Petrone, e dell’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici, Giuseppe Pintillo, dell’arcidiocesi “per tenere viva – si legge in una nota – l’attenzione su un bene culturale e della fede”. “È un contatore che da solo è segno eloquente e non necessita di ulteriori commenti – prosegue la nota – perché inchioda alle proprie responsabilità quanti devono intervenire e ancora non lo fanno, tra promesse non mantenute, tavoli tecnici e patti, solennemente siglati”. “Mentre si attendono i tempi della burocrazia (nazionale, regionale e intermedia) per dare compimento fattivo alle promesse e i tecnici acquisiscono dati, il Colle continua la sua lenta ma inesorabile discesa a valle e col colle un pezzo di storia, quasi millenaria, della città e della chiesa agrigentina”, affermano i promotori, che ammoniscono: “si pongano in atto, senza ulteriori rinvii e con maggiore determinazione, le azioni per intervenire e curare la frattura che rischia di tirare giù la Cattedrale e probabilmente con essa tutti gli altri beni che insistono sul Colle, dallo Steri Chiaramontano del Seminario al Palazzo Vescovile fino alla Biblioteca Lucchesiana e il convento dei padri Liguorini, con la Chiesa S. Alfonso e i resti del Castello Arabo”. [01]
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