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PALERMO. MADRE VINCENZINA CUSMANO E’ VENERABILE

La Chiesa palermitana annovera tra i suoi figli una nuova “Venerabile”. Si tratta di madre Vincenzina Cusmano, sorella del Beato Padre Giacomo Cusmano, sacerdote e fondatore dell’Opera Boccone del Povero di cui fu collaboratrice, ma anche madre e prima Superiora generale della Congregazione delle Serve dei Poveri, riunite il 23 maggio 1880, solennità della S.S. Trinità.
Il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, card. Angelo Amato, è stato autorizzato dal Santo Padre Francesco ad emettere il decreto con il quale vengono acclarate le virtù eroiche della Serva di Dio nata a Palermo il 6 gennaio 1826 da una famiglia dell’agiata borghesia terriera, primogenita di cinque figli e morta, all’età di 68 anni, il 2 febbraio 1894.
Il 23 maggio 1880, Giacomo Cusmano fondò l’Istituto delle Suore Serve dei Poveri, con lo scopo di esercitare il ministero della carità verso coloro che sono di nessuno, servendoli dalla culla alla tomba nella fede che nel povero sta nascosto Gesù, e Vincenzina fu la prima tra queste suore. Si distinse nel sacrificio, dormendo anche per terra o sulla paglia per cedere il letto ai poveri, soffrendo il freddo e la fame per lasciare vestiti e cibo per le orfanelle o i vecchietti. Visse così lo spogliamento di sé e delle sue cose per rivestirne il povero di Gesù Cristo. Il suo culto per i poveri ed i sofferenti era connesso con il suo amore per Gesù Eucaristia. Il tabernacolo era la sua calamita, la comunione il momento più atteso, l’adorazione eucaristica la più grande gioia.
Amore smisurato per Gesù nell’eucaristia, umiltà profonda, ubbidienza assoluta, povertà eccezionale ed eroica, amore materno verso le suore, le orfane, i poveri furono le virtù religiose che segnarono la sua vita, in un crescendo sempre più fervente e totalizzante.
Il 27 gennaio 1997 è stata aperta a Palermo l’inchiesta diocesana sulla vita e fama di santità della Serva di Dio Madre Vicenzina Cusmano e il 12 dicembre 2001, dopo la raccolta di dati vari, viene chiusa l’inchiesta e vengono trasmessi a Roma, alla Congregazione delle Cause dei Santi, gli atti dell’inchiesta. [01]

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