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PALERMO. FESTINO S. ROSALIA: MESSAGGIO DI MONS. CORRADO LOREFICE

Il testo completo del messaggio di mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, in occasione della 392° edizione del Festino in onore di Santa Rosalia.

“Il Festino è la gioiosa ricorrenza che vede riunita l’intera Palermo nel nome di Santa Rosalia. Quest’anno per la prima volta con immensa letizia vi prenderò parte anch’io. Una fulgida figura di donna e di cristiana che o vegliando nella preghiera dall’eremo di Monte Pellegrino o invocando la protezione di Dio nella prova della peste, ha contribuito a ‘curare’ e a rendere più bella la nostra Città. È interessante e ricco di spunti il tema della 392° edizione del Festino: “Palermo è Rosalia”.
Quella di Rosalia, donna dalla personalità che irradiava bellezza, è un’esistenza esemplare, in ricerca continua della Bellezza e dello Splendore eterno che illumina e rende più beata – nella pregustazione della felicità eterna – la vita e la convivenza degli uomini e delle donne. Divenuta già in vita un punto di riferimento per la città, lo fu nel 1600 e lo è ai nostri giorni, essendo ormai la sua impronta parte costitutiva della memoria e della coscienza dei palermitani di ieri e di oggi, e di quanti, provenienti da altre culture a da altre religioni, approdano a Palermo.
Palermo è bella perché è la città di Rosalia, una donna libera, spirituale, contemplativa, attenta a tutti, soprattutto a chi conosce il dolore e la malattia, la povertà e la discriminazione. Rosalia è ‘E-vangelo’ in atto, ‘bella notizia’ che raggiunge tutti, che non esclude nessuno. Guardando a lei nessuno potrà temere Cristo e i cristiani – i testimoni autentici del Vangelo! – poiché essi sono una benedizione per tutti.
Palermo è Rosalia, può e deve essere sempre più Rosalia. Tutti dobbiamo contribuire a renderla città bella e accogliente. Tutti, perché è città ormai segnata da una grande esperienza di inclusività e di attenzione ai più poveri, ai più deboli. Cuore e agorà del Mediterraneo, il suo DNA ‘contaminato’ la rende indelebilmente città della pace. Capitale di un Mediterraneo da vivere non come barriera ma come crocevia di incontro e di pace secondo l’intuizione profetica di Giorgio La Pira.
Rosalia, discepola di Cristo e testimone del Vangelo, raduna tutti gli abitanti di Palermo, di qualsiasi provenienza culturale e religiosa, in una concorde ed unanime esperienza di libertà e di gioia, in una corale convocazione di convivialità che argina ogni forma di male, di ingiustizia, di odio, di intolleranza, di mafia e di violenza incendiaria incurante persino di un luogo da sempre sacro come Monte Pellegrino.
Nel nome di questa libertà, di mente e di cuore, il 14 luglio mattina proprio in occasione del Festino, aprirò le porte della mia casa a tutti i responsabili delle varie Religioni, Imam, Rabbini, Pastori, Presbiteri, Guide Spirituali, per testimoniare la bellezza dello stare insieme in pace e in cordiale fraternità, ed anche alle Autorità consolari, civili e militari per esprimere la volontà armonica nella partecipazione alla costruzione della città “nuova” per l’impegno di tutti alla stima e al rispetto dell’identità etnica e religiosa di ogni uomo.
Il Festino di S. Rosalia sarà una felice opportunità per conoscerci e dialogare fraternamente per poter costruire rapporti e legami che ci permetteranno di camminare e ritrovarci insieme in tutti i momenti significativi della vita di Palermo, con la consapevolezza che a ciascuno di noi è affidata la crescita della nostra comunità cittadina nella serenità e nell’armonia. È l’occasione perché Palermo diventi un grande cantiere dove ognuno lavora con gioia e gratuità. Nel nome di Rosalia incontriamoci, pensiamo e progettiamo insieme, perché tutti abbiano un lavoro, una casa, affetto e pane, serenità e consolazione. Costruiamo ponti di pace e promuoviamo la riconciliazione nelle nostre case e nei nostri quartieri dove ancora si rischia di venire uccisi perché incapaci di gestire i conflitti feriali. Prodighiamoci per la pace nel Medio Oriente, specialmente nelle aree in cui musulmani, cristiani ed ebrei subiscono insieme l’orrore della brutalità, della barbarie, della feroce empietà, del terrorismo e della guerra.
Rosalia è di tutti. Ogni cittadino Palermitano la sente e la può sentire sua. Come è ormai tradizione, partecipiamo con interesse e gioia ai momenti culturali e ricreativi e con sincera devozione ai momenti religiosi celebrati in Cattedrale, specialmente ai Primi Vespri del 14 luglio, alla solenne Eucaristia del 15 mattina e, nello stesso pomeriggio, alla Processione lungo il Cassaro con la preziosa urna argentea contenente le Reliquie.
Vi auguro e auguriamoci un bel Festino, che renda Palermo ancor più bella, città degna di una così fulgida Concittadina. Palermo è Santa Rosalia!”. [01]

 
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