Pubblicato il

PALERMO. COMUNIONE E LIBERAZIONE: VIA CRUCIS

Si è svolta la sera del lunedì 21 marzo 2016 l’annuale Via Crucis di Comunione e Liberazione, che quest’anno, abbandonato il tradizionale percorso lungo la vecchia strada che porta al Santuario di santa Rosalia, è partita da piazza Maggione per concludersi alla Missione Speranza e Carità, dopo aver attraversato la Porta santa che ivi si trova.
Don Carmelo Vicari, l’assistente diocesano di CL, ne ha spiegato il senso così prima di partire: “Non siamo venuti fin qui per partecipare ad uno spettacolo, magari gratificante, ma per essere protagonisti di un avvenimento che ci riguarda in prima persona: la memoria della passione e morte di Gesù Cristo”. E poi ha aggiunto: “Compiamo questo rito non per noi, ma per tutti, per tutto il mondo e per tutti gli uomini, perché Gesù Cristo è morto per tutti. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di farla per le vie della città e non in un luogo magari bello e significativo, ma lontano dal cuore di Palermo”.
La processione, dopo avere attraversato via Lincoln, ha fatto tappa alla sede della Missione di Via Archirafi dove si è aggiunto don Pino Vitrano. All’ingresso di Via Decollati si è aggiunto fratel Biagio Conte che ha portato la croce fino all’ingresso della futura chiesa, quella da lui stesso definita “dei popoli e delle nazioni”.
Don Carmelo ha allora spiegato che il motivo della conclusione in quel luogo “nasce dalla circostanza che siamo nell’anno della Misericordia e che con questo gesto tutti vogliamo guadagnare l’indulgenza attraversando questa porta che è stata indicata dal nostro Arcivescovo tra quelle che in diocesi hanno questa finalità”
Dopo la preghiera finale don Pino Vitrano ha spiegato ai presenti che cosa prevedono i futuri lavori in quello che fu un deposito e che domani sarà una chiesa.
Don Carmelo ha poi ringraziato fratel Biagio innanzitutto per l’accoglienza ricevuta, poi per il lavoro che svolge da oltre 25 anni a favore di tanti poveri e bisognosi e poi ha detto: “Ma in questa occasione voglio ringraziarti per la cosa più importante: per la tua persona, perché esisti e perché attraverso la tua persona e la tua vita aiuti tutti, anche noi questa sera, a fare esperienza di grazia e di misericordia. Il Signore ha chiesto a te, come a ciascuno di noi, un percorso verso la santità. Le tappe non sempre sono chiare, non sempre sono facili, ma tutte conducono a Lui, se cordialmente accolte dalla nostra libertà. Ciò che ci unisce sta all’inizio del nostro cammino, non alla fine, e si chiama Padre Misericordioso, Colui che questa sera siamo venuti ad invocare in questo luogo di sofferenza, ma anche di gioia e gratitudine, perché possa farsi carico della nostra povertà e accoglierci, nel suo abbraccio di Padre”.
Biagio, visibilmente commosso, ha ringraziato a sua volta: “Sono tanti i motivi di amicizia e di riconoscenza che mi legano al vostro Movimento, a partire da quando, tanti anni fa, ho incontrato quelli tra voi che muovevano i primi passi nel Banco Alimentare e poi dopo quelli del Banco farmaceutico. Molti mi chiedono, ma me lo chiedo anch’io: come ha fatto la Missione a giungere fino ad oggi, con tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare? Non c’è che una risposta, quella che mi ha mosso fin dal primo giorno: l’amore di Dio. Solo Lui può fare un miracolo così grande e così concreto”.
A conclusione don Carmelo ha regalato alla Missione un copia del Volantone di Pasqua che riporta due brani: uno di papa Francesco e uno di Mons. Gissani con una foto: il particolare di Cristo e l’adultera (1680 ca.), di Jean de Dieu, che si trova nel deambulatorio della Cattedrale di Chartres, Francia.
Di fronte all’immagine l’ultima parola è stata ancora di Biagio: “Mi commuove vedere Cristo che si china sull’adultera, perché è quello di cui tutti noi abbiamo di bisogno”. [01]
ULTIME NEWS