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AGRIGENTO. SAN GERLANDO: “SULLE ALI DELLA FIDUCIA E DEL CORAGGIO”

“A Gesù vogliamo orientare mente, cuore e vita. San Gerlando sarà il nostro facilitatore, colui che avendo dato la sua vita per noi ci introdurrà ulteriormente; sarà il nostro modello, sarà colui che continua a indicare ancora per noi la strada del futuro”. Lo affermato stasera monsignor Salvatore Muratore, vescovo di Nicosia, in occasione della festa di san Gerlando, patrono di Agrigento. Nell’omelia pronunciata durante la messa celebrata nella chiesa San Domenico, monsignor Muratore riferendosi alla vicenda di San Gerlando si è soffermato su quattro dimensioni: sponsale, esodale, missionaria e profetica. “L’amore sponsale è la dimensione più vera della Chiesa”, ha affermato il vescovo di Nicosia, per il quale “c’è una reciprocità stupenda tra famiglia e presbiterio che deve essere recuperata. Al centro di tutta la pastorale non può non esserci la famiglia”. “Chi ama veramente esce dal suo mondo per andare, fidandosi, verso un’altra persona”, ha proseguito monsignor Muratore, sottolineando come “una Chiesa in uscita coinvolge tutti. Invitati a uscire dal clericocentrismo, dalle proprie comodità affettive e relazionali, e a abbandonare i propri circuiti più o meno rassicuranti per camminare insieme”. “Senza la comunione – ha ammonito – anche le cose più esaltanti diventano solamente autoreferenziali e devianti”. Rispetto alla dimensione missionaria-evangelizzatrice, monsignor Muratore ha affermato che “percorsi di riscoperta della fede per adulti, per famiglie, per fidanzati sono ormai improcrastinabili”. “Annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura è l’anima che deve muovere i nostri passi”. Infine, “la profezia dell’amore e della carità”. “Di questo – ha sottolineato – siete esperti e anche segno davanti al mondo. Non aggiungo altro”. “Continuate ad affinarvi nella carità, il vostro arcivescovo è ambasciatore della carità in Italia e nel mondo. Vi auguro di essere Chiesa sempre innamorata degli uomini che non perde mai l’odore degli ultimi perché sa che gli ultimi saranno il perenne roveto ardente in cui Dio si rivela”. “San Gerlando – ha concluso monsignor Muratore – vi faccia volare alto sulle ali della fiducia e della speranza”. [01]
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