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TRAPANI. FONDAZIONE AUXILIUM: “QUALE SERVIZIO? QUALE TERRITORIO?”

L’informazione, la comunicazione, il dialogo, nonché l’integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali, la sinergia tra le istituzioni che lavorano nel territorio sono elementi fondamentali per un contributo sempre più adeguato al “prendersi cura” delle istituzioni sanitarie.
Per rispondere a questa “esigenza di intensificare ed affinare le relazioni con il territorioQ, la Fondazione “Auxilium” di Trapani ha organizzato una tavola rotonda che si terrà venerdì 27 novembre 2015, con inizio alle ore 10.00, presso la Sala “Antonio Campanile” dell’Istituto “Villa Betania” a Valderice. Il tema dell’appuntamento è “La Fondazione Auxilium: quale servizio? Quale territorio?”. Saranno i responsabili dei vari servizi della Fondazione a tracciare il percorso dell’opera fondata nel 1968 da mons. Antonio Campanile, presentando la struttura amministrativa e sanitaria, le modalità di approccio con gli utenti, la gestione delle liste di attesa e i progetti in fase di definizione come la realizzazione del nuovo Centro ambulatoriale di riabilitazione nei locali dell’ex Asilo Caritas a Trapani. Interverranno: Gerolamo Camarda, direttore generale della Fondazione; Leonardo Fauci, direttore sanitario dell’Istituto Medico Psico-Pedagogico “Villa Betania”; Vito Grammatico, direttore sanitario del Centro ambulatoriale di riabilitazione. In programma anche un tempo dedicato al dialogo. Quindi le conclusioni del vescovo mons. Pietro Maria Fragnelli, presidente della Fondazione.
“All’inizio del mio terzo anno di servizio come presidente, dopo aver nominato assistente spirituale della Fondazione don Franco Giuffrè, ho ritenuto opportuno anzi doveroso, mettere l’intera struttura con tutte le sue specificità, in ascolto delle realtà che siamo chiamati a servire – afferma il vescovo Pietro Maria Fragnelli –  Non è retorico affermare che c’è un grido d’aiuto che sale dalle famiglie che vivono il dramma delle diverse forme di disagio o di disabilità, un grido da ascoltare pienamente insieme alla voce di tutte quelle forze della società civile e delle Istituzioni che in qualche modo affidano alla Fondazione, col suo specifico profilo e la sua ispirazione ecclesiale, il compito di prendersi carico dal punto di vista socio-sanitario ed educativo delle fragilità di tanti soggetti deboli. Il nostro incontro vuole amplificare il senso della responsabilità comune per evitare la semplice delega e nello stesso tempo creare occasioni di confronto per tenere alto il profilo professionale e umano del servizio svolto. Sarà l’occasione anche per presentare il progetto del nuovo Centro Ambulatoriale a Trapani. Anche in questo caso – conclude mons. Fragnelli – non si tratta di trovare e organizzare solo fisicamente un luogo ma di elaborare un percorso comunitario e civico per venire incontro, nel modo migliore possibile, alle esigenze di coloro che hanno bisogno”.
Alla tavola rotonda sono stati invitati i rappresentanti delle autorità civili e militari del territorio, le organizzazioni sindacali, istituzioni scolastiche e associazioni di genitori dei ragazzi disabili che rappresentano il fulcro dell’alleanza terapeutica vissuta nell’Istituto.
L’incontro intende avviare una fase  di maggiore conoscenza ed apertura, sviluppare nuove potenzialità e generare percorsi sinergici con le Istituzioni perché la Fondazione con le sue strutture e risorse sanitarie, educative, umane sia sempre più un luogo di relazione e collaborazione con il territorio, spazio di progettualità aperto in cui il “prendersi cura” significhi condividere responsabilità al servizio di chi ha bisogno, famiglie, bambini e ragazzi, anziani. [01]
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