Pubblicato il

TRAPANI. “DIRE DI NUOVO LA PAROLA LIBERANTE DEL VANGELO”

È stata presentata domenica 13 settembre 2015, nella Chiesa del Collegio dei Gesuiti, a Trapani, la Lettera Pastorale del vescovo mons. Pietro Maria Fragnelli, sul tema “Costruire e Allietare la Chiesa. L’anno Santo della misericordia tra tenerezza e giustizia”.
“Guardare bene; costruire insieme; allietare sempre” sono le parole chiave degli Orientamenti Pastorali per l’anno 2015/2016. La lettera – frutto di un lavoro iniziato con gruppi di studio e poi in Assemblea lo scorso mese di giugno – raccoglie le indicazioni che faranno da guida per il prossimo anno pastorale in tutta la chiesa trapanese. L’invito del presule è a sentirsi tutti chiamati a costruire la Chiesa “prendendo coscienza della nostra identità e missione senza aver paura dei nostri limiti perché chi assume consapevolezza del proprio limite diventa risorsa”. Ascoltare e mettersi in ascolto anche dei “silenzi” del nostro territorio, costruire insieme partendo con e  dai poveri, rimettere al centro della vita della Chiesa la famiglia sono alcune delle proposte lanciate dal vescovo. “Alla fine della processione dei misteri del 2015, ho elencato una serie di “silenzi” del nostro mondo cittadino, che attendono di essere “ascoltati”  da tutti per costruire davvero insieme e “messi in ascolto” della Parola, per addivenire ad un progetto credibile e efficace. Penso alla carenza di mezzi e di punti di riferimento per far fronte alle emergenze – ha aggiunto mons. Fragnelli -; al dramma di quanti hanno perso il lavoro o chiuso attività imprenditoriali; al silenzio e al dolore delle vittime del lavoro e dei loro familiari; alla debolezza di valori civici e politici per resistere alle lusinghe di poteri occulti e alle logiche clientelari; alla violenza subita da quanti si oppongono alle iniziative e ai condizionamenti delle organizzazioni mafiose; all’emarginazione dei quartieri popolari; all’abbandono di chi non arriva alla fine del mese; alla solitudine degli anziani e dei poveri; alla “non voce” degli sfruttati e degli immigrati, dei barboni e delle prostitute. Il Vangelo è un tesoro di speranza, capace di rivoluzionare il  nostro sistema di vita cambiando il nostro cuore e le nostre logiche. Dobbiamo trovare opere e parole per dirlo di nuovo, costruendo insieme risposte efficaci nel nostro territorio”.
Grande spazio, negli Orientamenti proposti dal vescovo, al “cantiere famiglia” inteso come grande risorsa non solo della comunità cristiana ma di tutta la società. “Sollecito tutte le realtà ecclesiali  – scrive il pastore della Chiesa trapanese – a essere rispettosamente vicine alle esperienze di fallimento matrimoniale, che sono sempre una sconfitta per tutti; si tratta, dopo la presa di coscienza delle proprie responsabilità, di mettere ognuno nella possibilità di ritrovare fiducia e speranza”.
 Infine un richiamo all’Anno giubilare indetto da Papa Francesco che anche a Trapani sarà vissuto come momento straordinario per vivere la tenerezza della misericordia, “architrave su cui poggia la vita della Chiesa. La tenerezza dovrebbe avvolgere ogni azione della comunità ecclesiale”, ha concluso. [01]
ULTIME NEWS