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CALTAGIRONE. TI REGALO UNA “PREGHIERA DI BENEDIZIONE”

Nel pomeriggio di venerdì 31 ottobre, a partire dalle ore 16, più di cinquanta bambini del catechismo delle parrocchie Santa Maria del Rosario, a Giumarra, e San Francesco d’Assisi, a Franchetto, e della rettoria Sacro Cuore di Gesù,  Cinquegrani, invitati dai sacerdoti, p. Rajan Arockiasamy e p. Michael Arockiasamy e accompagnati dalle catechiste, andranno per le strade dei loro paesi e busseranno alle porte regalando una “preghiera di benedizione per i cari defunti e tutti componenti della famiglia”.

La preghiera recita brevemente “Carissimi, noi cristiani non facciamo festa con spiriti, streghe e folletti dispettosi. Noi cristiani facciamo festa e preghiamo tutti insieme con i nostri Santi che intercedono presso Dio per noi e per i nostri cari defunti. La benedizione di Dio Padre onnipotente discenda su tutti i componenti di questa famiglia”.

Per il secondo anno consecutivo, con questa iniziativa, p. Rajan ha invitato i bambini del catechismo e le loro famiglie a vivere la commemorazione dei defunti e la festa di tutti i Santi con coerenza, nella testimonianza di fede e nell’adesione al messaggio evangelico.

“Sono contento dell’adesione e dell’impegno dei catechisti. Penso che per i bambini quest’attività sia prima di tutto un’esperienza di evangelizzazione – afferma p. Rajan -; e nell’evangelizzazione il contenuto principale è la risurrezione di Cristo. Se Cristo non fosse risorto, ci dice San Paolo, vana sarebbe la nostra fede. La risurrezione di Cristo non è un fatto che appartiene al passato, ma è una forza di vita che ha penetrato il mondo e che permette alla bellezza di rinascere ogni giorno dai drammi della storia. Noi siamo figli della luce e della vita eterna, non della morte”.

La proposta di p. Rajan richiama, implicitamente, anche all’adozione di un pensiero critico, di contro-tendenza, nei confronti delle mode del “dolcetto o scherzetto” (ovvero dono o maledizione). Nessuna battaglia culturale, quindi, ma una simpatica scelta educativa per i più piccoli. Alla fine del loro cammino i ragazzi rientreranno in parrocchia per una condivisione della missione e saranno accolti con un momento di festa per l’esperienza vissuta. [01]

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