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CEFALÙ. VOCAZIONI SACERDOTALI: GOIA E RESPONSABILTÀ

Domenica 5 ottobre il seminarista Gioacchino Notaro, nella parrocchia S. Agata Vergine e Martire, in Montemaggiore, riceverà l’ammissione agli Ordini Sacri. A dare l’annuncio il rettore del Seminario di Caltagirone, don Alessio Corradino, il quale annuncia anche l’ingresso di un nuovo giovane seminarista, Pietro Tedesco, della comunità ecclesiale di Alimena, che inizierà l’anno propedeutico a Palermo.

Si unisce ai seminaristi che già stanno svolgendo il loro cammino vocazionale: Giuseppe Albanese, di Polizzi e Luigi Volante di Castellana che inizieranno il II anno di Teologia, Paolo Cassaniti, che inizia il IV anno di Teologia.

“Forse, come spesso ci ricorda il nostro Vescovo, la “crisi di risposta”, che interessa un po’ questo tempo, ci ha fatto trepidare di attese – scrive don Corradino – Tutti siamo chiamati a interpellare il nostro ministero e la testimonianza gioiosa che da esso ne deve scaturire. Gli sforzi delle attività  vocazionali che insieme al Centro Diocesano per le Vocazioni abbiamo messo in atto ha visto coinvolti soprattutto ministranti e cresimandi; eppure – aggiunge il giovane rettore – se queste attività non sono incoraggiate dai parroci, servono a poco”. Prima del gioioso annuncio dell’ammissione, le parole di don Alessio propongono una riflessione: “Abbiamo una grande responsabilità, tutti, per il bene della Chiesa. II primo discernimento è vostro carissimi confratelli, come anche la provocazione di una “proposta” concreta. Se da un lato, infatti, all’esiguità dei numeri si potrebbe accompagnare i pericolo della mediocrità, dall’altro lato il rispetto della persona ci obbliga alla prudenza nella scelta e nell’accompagnamento. II sacerdozio non è un ripiego o un impiego!”. [01]

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