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CATANIA. “FESTA DEL DONO DELLO SPRITO SANTO”: SULLE ORME DI DON PINO PUGLISI

Dopo la celebrazione della XXV edizione dell Pentecoste dei Giovani, lo scorso anno, quest’anno l’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile vuole “dare risalto alle nuove esigenze e alle nuove sfide che riguardano i giovani”. Nasce così la “Festa del Dono dello Spirito Santo”.

La formula sarà in continuità con le Feste del Perdono celebrate nelle tre zone pastorali lo scorso marzo.

“Questa Festa vuole essere un forte segno che le nuove generazioni dei credenti in Cristo sono una presenza viva e una testimonianza reale per tutti coloro che sono disorientati e confusi dalla babele provocata da una società che sempre di più, in nome di valori distorti, impone forme aberranti e innaturali di vivere la vita. Proprio per questo motivo – spiega don Salvo Gulisano, direttore Upg –  si è scelto un testimone d’eccezione nella figura di don Pino Puglisi che conosceremo meglio attraverso l’esame dei sette doni dello Spirito Santo”.

Il giorno di Pentecoste, il prossimo 8 giugno, i giovani si ritroveranno dunque ad Adrano, presso la Villa Comunale, per celebrare questo momento di festa, insieme con l’Arcivescovo Salvatore Gristina che, a fine manifestazione, celebrerà la S. Messa.

Il raduno è previsto alle ore 14.30. Prima tappa sarà un momento di festa e condivisione di testimonianze e di lavori di gruppo proposti dai vari vicariati. E’ anche previsto un momento vocazionale curato dai competenti Uffici di pastorale vocazionale e familiare e dal Seminario Arcivescovile. Durante la manifestazione sarà offerto, da parte dei sacerdoti presenti, il servizio delle confessioni, preceduto dalla preparazione a questo sacramento curata dal gruppo Giovani e Riconciliazione. In contemporanea sarà esposto Gesù Eucaristia. Alle ore 19.30 la celebrazione con l’ Arcivescovo.

L’equipe diocesana di Pastorale diocesana evidenzia come “questa prima edizione della Festa del Dono vuole, quanto più è possibile, dare le risposte giuste ai disagi dei giovani di questo tempo attraverso il segno forte della condivisione e dell’unità. Questo certamente contribuirà, da parte di ogni giovane, a considerare questo momento come proprio, da condividere con tanti altri ragazzi e ragazze”. [01]

 

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