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INCONTRO DI FORMAZIONE DEI DIACONI PERMANENTI DELLA SICILIA ORIENTALE

Si è svolto domenica 19 gennaio, nei locali della parrocchia San Paolo di Acireale l’incontro di formazione per i diaconi permanenti della Sicilia orientale organizzato dal Centro Regionale per la formazione permanente del Clero “Madre del Buon Pastore”.

L’incontro ha avuto come scopo la preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze (9-13 novembre 2015) con la successiva raccolta di suggerimenti in risposta all’invito del Comitato Preparatorio a fare del Convegno un evento comunionale.

Hanno partecipato all’incontro 110 Diaconi Permanenti (con le famiglie) delle diocesi di Acireale, Catania, Caltagirone, Messina, Ragusa e Siracusa. Assente la diocesi di Noto.

Dopo l’Ora Media e il saluto di don Attilio Gangemi, delegato vescovile per la formazione dei diaconi di Acireale, ha preso la parola il vescovo mons. Antonino Raspanti che ha presentato l’Invito a Firenze, un breve documento che la Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato lo scorso novembre come «uno strumento di lavoro finalizzato a organizzare la preparazione» del prossimo convegno ecclesiale, un «appello alla relazione e all’interazione ecclesiale in vista di quell’incontro»: un invito, appunto, «a prendere in consegna l’idea matrice del Convegno sintetizzata nel suo titolo»: In Gesù Cristo il nuovo umanesimo.

Questo titolo è stato voluto, non senza perplessità e discussioni, dai vescovi italiani, come ha giustamente sottolineato mons. Raspanti.

Il vescovo acese si è soffermato sui vari paragrafi dell’Invito, facendo notare i riferimenti agli interventi di Papa Francesco che ci invita a operare un discernimento alla presenza del Signore “guardando i segni, ascoltando le cose che accadono, il sentire della gente, specialmente i poveri” (Intervista alla Civiltà Cattolica). Ha insistito, inoltre, sulla necessità di lasciarsi illuminare dal Vangelo annunciato dalla Chiesa: “Se il cristiano non si lascia illuminare dal Vangelo – ha spiegato il Vescovo – allora la mentalità anticristiana finisce per insinuarsi in lui come un Cavallo di Troia, come un virus”. Dopo il pranzo i Diaconi si sono divisi in quattro gruppi per rispondere alla domanda: “Come la fede in Gesù Cristo illumina l’umano e aiuta a crescere in umanità?” e per condividere le aree tematiche proposte dai vescovi italiani:

1. le forme e i percorsi di incontro con Cristo, nella pastorale ordinaria di Iniziazione Cristiana, con particolare attenzione ai nuovi “contesti” e alle nuove “periferie esistenziali”;

2. le difficoltà di credere e di educare a credere che oggi si sperimentano, tenendo presente il confronto con il pluralismo culturale e religioso che condiziona le scelte di fede personali e comunitarie;

3. la mappa dei luoghi in cui avviene l’esperienza della fede o un primo contatto con la proposta cristiana; gli aspetti positivi e negativi di ciascun ambiente; un ventaglio delle possibilità di valorizzare le sinergie, anziché la competizione, tra i diversi contesti comunicativi.

Ogni gruppo, dopo esser ritornati in assemblea, ha preso la parola narrando esperienze positive in seno al diaconio della propria diocesi, indicando nodi problematici e segnalando delle via già attivate per il superamento delle difficoltà. Dopo aver cantato il Magnificat e aver ricevuto in dono un volume dal titolo E’ risorto secondo le Scritture di Attilio Gangemi, si è concluso l’incontro con l’auspicio di incontrarci ad Acireale per la Festa regionale dei diaconi con le famiglie domenica 13 luglio p.v.

 

                                   d. Calogero Cerami
Direttore del Centro regioanle “MAdre del Buon Pastore”
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