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CHIUNQUE SEGUE CRISTO, UOMO PERFETTO, DIVENTA ANCHE LUI PIU UOMO

 
Si è svolto nei locali della parrocchia San Paolo di Acireale l’incontro di formazione per i diaconi permanenti della Sicilia orientale organizzato dal Centro Regionale per la formazione permanente del Clero “Madre del Buon Pastore”.
L’incontro ha avuto come scopo la preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze (9-13 novembre 2015) con la successiva raccolta di suggerimenti in risposta all’invito del Comitato Preparatorio a fare del Convegno un evento comunionale.
Hanno partecipato all’incontro 110 Diaconi Permanenti (con le famiglie) delle diocesi di Acireale, Catania, Caltagirone, Messina, Ragusa e Siracusa. Assente la diocesi di Noto.
Dopo l’Ora Media e il saluto di don Attilio Gangemi, delegato vescovile per la formazione dei diaconi di Acireale, ha preso la parola il vescovo mons. Antonino Raspanti che ha presentato l’Invito a Firenze, un breve documento che la Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato lo scorso novembre come «uno strumento di lavoro finalizzato a organizzare la preparazione» del prossimo convegno ecclesiale, un «appello alla relazione e all’interazione ecclesiale in vista di quell’incontro»: un invito, appunto, «a prendere in consegna l’idea matrice del Convegno sintetizzata nel suo titolo»: In Gesù Cristo il nuovo umanesimo.
Questo titolo è stato voluto, non senza perplessità e discussioni, dai vescovi italiani, come ha giustamente sottolineato mons. Raspanti.
Il vescovo acese si è soffermato sui vari paragrafi dell’Invito, facendo notare i riferimenti agli interventi di Papa Francesco che ci invita a operare un discernimento alla presenza del Signore “guardando i segni, ascoltando le cose che accadono, il sentire della gente, specialmente i poveri” (Intervista alla Civiltà Cattolica). Ha insistito, inoltre, sulla necessità di lasciarsi illuminare dal Vangelo annunciato dalla Chiesa: “Se il cristiano non si lascia illuminare dal Vangelo – ha spiegato il Vescovo – allora la mentalità anticristiana finisce per insinuarsi in lui come un Cavallo di Troia, come un virus”. Dopo il pranzo i Diaconi si sono divisi in quattro gruppi per rispondere alla domanda: “Come la fede in Gesù Cristo illumina l’umano e aiuta a crescere in umanità?” e per condividere le aree tematiche proposte dai vescovi italiani:
1. le forme e i percorsi di incontro con Cristo, nella pastorale ordinaria di Iniziazione Cristiana, con particolare attenzione ai nuovi “contesti” e alle nuove “periferie esistenziali”;
2. le difficoltà di credere e di educare a credere che oggi si sperimentano, tenendo presente il confronto con il pluralismo culturale e religioso che condiziona le scelte di fede personali e comunitarie;
3. la mappa dei luoghi in cui avviene l’esperienza della fede o un primo contatto con la proposta cristiana; gli aspetti positivi e negativi di ciascun ambiente; un ventaglio delle possibilità di valorizzare le sinergie, anziché la competizione, tra i diversi contesti comunicativi.
Ogni gruppo, dopo esser ritornati in assemblea, ha preso la parola narrando esperienze positive in seno al diaconio della propria diocesi, indicando nodi problematici e segnalando delle via già attivate per il superamento delle difficoltà. Dopo aver cantato il Magnificat e aver ricevuto in dono un volume dal titolo E’ risorto secondo le Scritture di Attilio Gangemi, si è concluso l’incontro con l’auspicio di incontrarci ad Acireale per la Festa regionale dei diaconi con le famiglie domenica 13 luglio p.v.
d. Calogero Cerami
 
 
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