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CALTAGIRONE. CARITAS E DISAGIO SOCIALE: IL CENTRO “TALITÀ CUM”

“Talità kum” è un progetto della Caritas diocesana, che sarà presentato venerdì  4 ottobre, alle ore 18.30, al Seminario estivo e che punta a potenziare le attività e la presenza sul territorio di Centri d’ascolto della Caritas. “Vogliamo offrire una prospettiva di cambiamento – spiega don Luciano Di Silvestro, direttore della Caritas diocesana – a chi è portatore di un disagio sociale o a rischio di poterlo essere. Attraverso un dialogo educativo puntiamo ad attivare un processo di miglioramento per la persona e uno stile di vita salutare. La Diocesi e la Caritas, in particolare nel corso degli ultimi anni, hanno cercato sempre più di configurarsi come istituzioni aperte al territorio che intendono, in sintonia con la metodologia del lavoro sociale di rete, accogliere una domanda di aiuto spesso generica, per paura o pregiudizio, da leggere ed interpretare al fine di predisporre la risposta opportuna”. “I Centri d’ascolto della Caritas – afferma Luigi Bizzini, coordinatore del progetto – fanno dell’ascolto il modo proprio di servizio. Il “fare” prevalente è l’ascolto, cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvolti, con ruoli diversi, in un progetto che, ricercando le soluzioni più adeguate, punta a un processo di liberazione della persona dal bisogno”.

“I dati in possesso della Caritas – si legge in una nota stampa della Caritas – restituiscono un quadro sociale allarmante nel territorio, contrassegnato dall’incremento costante degli indici di disagio sociale e psicosociale. Aumentano il numero di persone, famiglie e singoli (locali e immigrate), che vivono sotto la soglia di povertà, così come i disoccupati e i sottoccupati. A fronte di ciò si osserva sia l’insufficienza di servizi e aiuti per le famiglie e adulti in difficoltà economiche e sociali; sia una pericoloso fenomeno d’indifferenza, da parte delle comunità locali, nei confronti delle povertà”.

Con il progetto “Talità kum” lo staff della Caritas diocesana intende realizzare percorsi individuali e comunitari di promozione umana e di prevenzione di ulteriore disadattamento ed emarginazione, assegnando ai Centri d’ascolto il compito di prendere in carico la persona, analizzare e schematizzare le sue esigenze, seguirla, accompagnarla e fungere da intermediario con le strutture che rispondono ai vari bisogni dell’utente. Nell’ambito delle attività progettuali sono previsti ulteriori appuntamenti. In scaletta: un incontro formativo con gli animatori/operatori Caritas parrocchiali, organizzati per vicariato o gruppi di Comuni, sui contenuti della funzione pedagogica della Caritas e sull’aspetto tecnico degli strumenti operativi; un incontro formativo su contenuti della legislazione sociale e sulla funzione antropologica e della relazione d’aiuto; un incontro formativo presso il contesto specifico (Parrocchia, vicariato, Comune/i). [01]

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