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PALERMO. SEMINARIO: RIAPRONO LE PORTE DI PALAZZO ALLIATA DI VILLAFRANCA

Nel cuore del centro storico di Palermo, passeggiando tra le vie del “Cassaro”, tra le magnificenze artistiche arabo-normanne, in una delle piazze più belle, riapre le porte Palazzo Alliata di Villafranca, un gioiello nascosto, che conserva gelosamente la storia della nobiltà del tempo, i suoi segreti e i suoi tesori. Il Palazzo venne donato nel 1984 dalla famiglia Alliata al Seminario arcivescovile di Palermo, che per anni lo ha gelosamente curato e conservato, riscoprendo e restaurando alcune tele della collezione privata, pregio della famiglia, come le due grandi tele di Matthias Stomer e la “Crocifissione” di Anton Van Dick.
“Il Seminario crede fortemente che tale tesoro non possa essere tenuto chiuso alla vista di cittadini e turisti e che possa diventare una punta di diamante nella collezione artistica – monumentale della città divenendo un tassello focale del turismo del centro storico di Palermo. Valorizzare i poli turistici di valenza culturale e artistica, è la strada giusta da perseguire in una Città come Palermo che punta nel 2019 a diventare Capitale Europea della Cultura. S’inserisce proprio in quest’ottica – si legge in una nota stampa della Curia – l’iniziativa del Seminario e di un gruppo di giovani professionisti che con volontà e sacrificio collaborano ormai da mesi all’apertura di alcuni Saloni del piano nobile, arredati in stile Luigi XIV e arricchiti con tutti i suppellettili appartenuti alla famiglia nobiliare”. Il Progetto mira a fare diventare l’edificio un polo cultuale, congressuale e turistico di valenza internazionale. Inoltre sarà attivato un percorso museale interattivo, grazie all’ausilio di materiale informatico, ma soprattutto la rivisitazione del tempo, utilizzando costumi scenici dell’epoca, cercando di far immedesimare il visitatore e far rivivere l’anima del Palazzo.
Oggi, sabato 18 maggio, alle ore 17, il tanto atteso giorno. Alla cerimonia inaugurale parteciperanno il Rettore del Seminario arcivescovile di Palermo, don Silvio Sgrò, la Soprintendente Maria Volpes, il Procuratore del Tribunale dei minorenni, Amalia Settineri, che ha concesso l’esposizione di alcune opere e manufatti realizzati dai minorenni del carcere Malaspina di Palermo. Ad accogliere i visitatori anche la musica dal vivo. [01]

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