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PALERMO. LA CHIESA DELLA GANCIA APRE LE PORTE AI SENZATETTO

Oggi, domenica 27 gennaio, la Chiesa della Gancia aprirà i battenti ai senzatetto di Palermo e a i poveri con la distribuzione di pasti caldi. L’idea della Onlus “Frate Gabriele Allegra” dei frati francescani di Sicilia nasce da un’analisi dei bisogni del territorio, dalla quale emerge che, a Palermo, tutte le mense dei poveri osservano la chiusura domenicale. Grazie alliniziativa della Gancia, i senzatetto di Palermo avranno la possibilità di vivere la domenica come giorno di festa. Per far questo, al termine della messa domenicale delle ore 11, la Chiesa della Gancia, diventerà una mensa in cui ogni povero potrà ricevere e consumare un pasto in fraternità. Saranno utilizzati gli stessi locali della Chiesa, dal momento che non ce ne sono altri. I pasti saranno preparati, ad un costo di 5 euro, dalla Cooperativa ALI, che gestisce il Centro Francescano di Spiritualità di Baida. Si sta tentando di creare un circuito di solidarietà che possa sostenere l’iniziativa: oggi, infatti, si partirà con i primi 50 pasti, ma l’obiettivo è di raggiungere i 200 pasti domenicali.
Il circuito virtuoso prenderà subito forma grazie all’impegno di aziende che sosterranno i costi dello start up. La distribuzione avverrà grazie ai volontari dell’Organizzazione, dell’associazione “La danza delle Ombre”, dell’Associazione A.O.P.C.S, “le Ali” e degli stessi imprenditori coinvolti. Il nome della mensa nasce da una doppia motivazione: la prima è quella di onorare la memoria di Abraham, il clochard morto assiderato settimana scorsa durante i giorni di freddo che hanno colpito la nostra città e, la seconda è la continuità con il progetto della Onlus “Frate Gabriele Allegra”, ovvero, “la Tenda del Padre Abramo” di Favara (Ag). Nella cittadina agrigentina, dove la fraternità dei frati guidata da Fra’ Giuseppe Maggiore, accoglie gratuitamente immigrati e senza fissa dimora. “Abraham è un segno di unione nelle differenze religiose, sociali e di razziali – si legge in una nota stampa -, testimonianza del tempo: grazie all’impegno dei frati minori francescani di Sicilia e a tanti amici sensibili, è possibile porre gesti concreti di condivisione con gli ultimi della nostra società”. [01]

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