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RAGUSA. SALUTE E SCUOLA: “CULTURA DEL VOLONTARIATO TRA I GIOVANI”

 
L’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, in collaborazione col Comune di Ragusa, l’Ufficio Scolastico provinciale di Ragusa e la Consulta provinciale Studentesca vuole rivolgersi ai giovani per promuovere la cultura e l’importanza del volontariato attraverso la partecipazione attiva rivolta agli anziani. Per questo ha promosso un progetto che punta sull’attenzione alle persone, in particolare a coloro che sono emarginati e in stato di debolezza, e, più in generale, a tutte quelle situazioni che hanno bisogno di essere attraverso la solidarietà e volontariato. Nel concreto, questo progetto mira a sensibilizzare i giovani ad impegnarsi in attività di volontariato, dedicando parte del loro tempo ad aiutare gli anziani ricoverati nelle case di riposo di Ragusa. “Gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori dei comuni appartenenti alla diocesi di Ragusa, a cui il progetto è destinato, che vorranno aderire, metteranno a disposizione le proprie abilità, quali ad esempio, saper suonare uno strumento, saper cantare, saper intrattenere, saper comunicare al fine di trasmettere ai destinatari dell’attività un messaggio di vicinanza, solidarietà, allegria e condivisione. Gli alunni stessi – spiega don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Salute della diocesi di Ragusa – ne trarranno benefici, in quanto vivranno un’esperienza d’impegno civile e di lavoro di gruppo. I bisogni a cui si vuole rispondere con questo percorso di animazione musicale sono quelli della comunicazione e della relazione per combattere il peso della solitudine e allentare l’attenzione dell’anziano sulle proprie ansie e sulle paure”. I destinatari sono gli anziani ricoverati nelle case di riposo di Ragusa. “Fare animazione con gli anziani vuol dire rivedere l’idea di ‘‘tempo’’. C’è poi un’idea di ‘tempo’ vista da loro, gli anziani – aggiunge Occhipinti – che vivono aggrappati al passato e nella attesa sempre di qualcosa: si attende l’ora del pranzo, l’ora di andare a dormire, l’ora della morte. L’animazione musicale per esempio va a riempire questi spazi, non come passatempo fine a se stesso, ma per facilitare l’attivazione e quindi rendere l’attesa produttiva e pregna di significato ed emozioni”. [01]
 
 
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