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TRAPANI. GIORNATA MISSIONARIA: VEGLIE DI PREGHIERE ALL’UNISONO

 
Domani, domenica 23 Ottobre, la Chiesa celebra la Giornata missionaria mondiale. In preparazione alla giornata oggi, sabato 22 Ottobre, si terranno delle veglie di preghiera nello stesso orario, con inizio alle 21, nelle tre zone pastorali della Diocesi. A Trapani si terrà presso la parrocchia del Sacro Cuore in via Fardella; a Valderice presso la Chiesa di Cristo Re per tutta la seconda zona pastorale; ad Alcamo presso la Chiesa madre per la zona pastorale del Golfo di Castellammare. Domenica i volontari dell’Ufficio missionario saranno presenti durante le celebrazioni in diverse parrocchie della Diocesi ad illustrare i progetti portati avanti in Madagascar nella regione di Fianarantsoa. In particolare quest’anno è stato particolarmente intenso per l’inaugurazione della “Casa Speranza” per poveri, anziani, bambini e senza tetto. Si tratta di due strutture adiacenti: una di 1400 metri quadrati e di una 700 per le suore nazarene, i ragazzi del servizio civile e i volontari che dedicano alcuni mesi della loro vita al servizio della popolazione malgascia. La casa offre una mensa quotidiana per i poveri delle sette parrocchie del circondario, circa cento persone al giorno e viene gestita da tre suore Nazarene, oltre ad un guardiano, ad un cuoco ed una lavandaia. Al piano primo sarà allocata la direzione, la grande cucina, la dispensa, la lavanderia, la grande sala da pranzo e le stanze per i poveri; al piano superiore della struttura più grande saranno accolti i sacerdoti anziani diocesani, le suore e la Cappella. Nella seconda struttura al piano terra ci sarà l’ambulatorio medico, lo studio ottico, una chiesetta di 90 mq e altre stanze per i senza tetto, al piano superiore stanze per i ragazzi del servizio civile con la cucina. L’intera opera è costata circa 450mila euro. I lavori sono iniziati nel 2006. “Questi dieci anni di gemellaggio con la Chiesa malgascia ci hanno permesso di capire il vero significato di Chiesa in Missione; non vuol dire che, da una parte, c’è una Chiesa che ha tutto da dare, e dall’altra una Chiesa che ha solo da ricevere. Ma le cose non stanno così, in realtà c’è piuttosto un rapporto di “dare e ricevere”, uno scambio in cui ognuno mette a frutto i propri talenti, i diversi doni che ha ricevuto da Dio. La Casa della speranza ha ancora bisogno di noi per essere sostenuta nelle sue iniziative e in chi ne gestirà le attività; così come hanno ancora bisogno di noi le suore della missione di Isoanala che si occupano dell’assistenza a malati, bambini,anziani, poveri e ancora la missione delle suore di Zazafotsy, i bambini rachitici del preventorio, il villaggio dei catechisti, il dispensario per la prevenzione e la cura delle malattie, hanno bisogno di noi… tutti coloro che hanno scelto di donare la loro vita al servizio degli ultimi”. [01]
 
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