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NOTO. “QUALE SPAZIO PER LA BIOETICA NELLA PRATICA CLINICA?”

 
Con la prolusione del vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, su “La natura dell’uomo può fondare il discernimento etico?”, si aprirà oggi, venerdì 9 settembre 2011, alle 9, nella Cattedrale di Noto, il 2° Convegno internazionale di bioetica sul tema: “Quale spazio per la bioetica nella pratica clinica?”
La cerimonia di apertura del convegno, che proseguirà nell’Aula Magna del Seminario vescovile, vedrà, oltre la presenza dei convegnisti provenienti da ogni parte della Sicilia e dal resto d’Italia, anche quella delle Autorità istituzionali e politiche. L’evento si colloca nell’ambito di un più ampio progetto, voluto otto anni fa dall’attuale vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, per allargare a un pubblico più ampio, normalmente estraneo a materie così complesse, le questioni legate alla fondamentali questioni della vita umana (nascita, morte, malattia, sofferenza). Per due giorni – oggi e domani, 9 e 10 settembre- oltre 15 relatori di alto spessore affronteranno i temi fondamentali della vita per un approfondimento dei principi scientifici delle relative questioni e delle possibili valutazioni bioetiche. Il tema del convegno “Quale spazio per la bioetica nella pratica clinica?” è di grande attualità. La cronaca quotidiana propone, infatti, a ritmo incalzante, vicende che richiamano l’attenzione pubblica su problematiche che hanno a che vedere con la vita e la salute del singolo e della collettività, con particolare riferimento al rapporto medico – paziente (la cosiddetta “ bioetica quotidiana”). Il convegno, che è aperto a tutti, si rivolge in particolare ai medici, agli infermieri, ai psicologi, ai farmacisti, alle ostetriche e alle altre figure professionali che operano nelle strutture sanitarie, ai giuristi, agli insegnanti, agli assistenti sociali, agli educatori, ai volontari impegnati nella difesa della vita. [01]
 
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