Pubblicato il

NOTO. “QUADERNI DI BIOETICA” PER DARE CONTINUITA’ AL CONGRESSO

Dopo la celebrazione, nel settembre 2010, del primo Congresso Internazionale di Bioetica dal titolo “Senso umano e bioetica clinica: pensare la sofferenza nella dimensione della complessità”, il vescovo, mons. Antonio Staglianò, “per dare continuità e serietà scientifica al lavoro già iniziato sul versante delle problematiche bioetiche”, ha voluto una pubblicazione che raccogliesse il lavoro annuale del Congresso (ormai istituzionalizzato) e tutta la serie di appuntamenti che dal prossimo 13 maggio prenderanno il via. Oggi, giovedì 27 gennaio, alle 17, nella sala Gagliardi del Comune di Noto, verrà ufficialmente presentato a tutti i convegnisti e a quanti sono interessati il primo volume della serie dal titolo “Quaderni Netini di bioetica” nel quale sono raccolti gli interventi dei relatori della I e II sessione del Congresso scorso, in previsione del secondo volume previsto per il 13 maggio che raccoglierà le restanti sessioni III e IV. Per l’evento saranno presenti: il vescovo mons. Staglianò; il vicario per la Cultura, don Ignazio Petriglieri; il direttore e curatore della serie don Antonio Stefano Modica; Pietro Grassi, curatore e membro del Comitato scientifico. Per la prolusione interverrà mons. Ignazio Schinella, presbitero della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ordinario in Teologia Morale presso l’Istituto Teologico Calabro (Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), da anni impegnato sul fronte delle questioni bioetiche, dal quale, grazie alla sua esperienza, ci lasceremo aiutare sul come innescare una svolta culturale per la nostra prassi ecclesiale, non sempre in prima linea nei “luoghi dell’umano”. I “Quaderni Netini di bioetica”, di cui si prevedono tre numeri annuali, intendono “dare vita a un dibattito, aperto ed interdisciplinare che con umiltà, in modo costruttivo e creativo, si propone di continuare il confronto e mantenere vivo il rapporto con coloro che in questa nostra epoca travolta dal tecnicismo, si interrogano -credenti e non- sul senso della vita e della morte, della malattia e della cura, così da costruire una feconda comunità di pensiero e di progetto, capace di contemplare orizzonti più vasti e aperti”. [01]

 
ULTIME NEWS