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CATANIA. NUOVA STRUTTURA DI ACCOGLIENZA E SERVIZIO PER GLI ULTIMI

Nasce a Catania oggi, sabato 23 ottobre, una nuova realtà della Caritas Diocesana di Catania che prende il nome dall’episodio evangelico della parabola del Buon Samaritano. Il testo ci racconta che al termine della storia, l’uomo incappato nei briganti e il samaritano trovarono alloggio presso una locanda, in greco pandochein che letteralmente significa “il luogo che tutti accoglie”. “La Locanda del Samaritano, aperta ai bisogni dei poveri del territorio, come nella parabola, accoglie tutti e sotto lo stesso tetto – si legge in una nota stampa della Caritas di Catania -, ospita una piccola comunità di sacerdoti, i volontari e i poveri senza dimora, perché non sia il solito dormitorio ma essenzialmente uno spazio di condivisione tra le persone”. Saranno ospitati notte e giorno circa 40 persone tra uomini, donne e bambini senza dimora e con particolari problemi. Sarà un’accoglienza gratuita e senza alcuna convenzione pubblica, che si reggerà sulla generosità dei cittadini e soprattutto sulla condivisione di quanti sceglieranno di non voltarsi dall’altra parte, ma di fare un pezzo di strada con noi. Nel centro anche un servizio di dopo-scuola per bambini italiani e rom, un laboratorio di creatività e di teatro per favorire l’espressività e l’integrazione dei bimbi. Infine, la Locanda de Samaritano sarà una “finestra aperta sulla città”, ossia un osservatorio delle povertà e delle risorse che sceglie come proprio punto “panoramico” la strada. Essa sarà una nuova cattedra, un luogo dove si comunica la sapienza dei piccoli, per ripartire a verificare la vita della nostra città a partire dagli ultimi; perciò saranno promossi incontri, tavole rotonde, confronti e tutto quello che servirà per restituire la voce alle persone “accantonate”. [01]
 
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