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CALTAGIRONE. “CATTEDRA STURZO”: UNA MEDAGLIA CELEBRATIVA

In occasione dello svolgimento della XXVIII “Cattedra Sturzo” che si terrà a Caltagirone dal 19 al 23 ottobre prossimi, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, ha determinato di conferire all’iniziativa una speciale medaglia celebrativa, quale segno della sua ideale vicinanza, rinnovando il suo “convinto apprezzamento per l’iniziativa che offre, anzitutto ai giovani laureandi e ricercatori, gli strumenti per indagare la luminosa figura del sacerdote calatino e il fondamentale ruolo da lui svolto nella restituzione dell’Italia alla libertà”. Il Capo dello Stato, nel suo caloroso indirizzo di saluto agli illustri docenti, ai curatori, agli studenti che saranno partecipi della Cattedra Sturzo, ha sottolineato l’attualità del pensiero sturziano che, “”insieme con il patrimonio di idee scaturite dalla concezione cristiana della storia insita nella sua visione religiosa e da una esperienza di vita improntata alla strenua difesa della democrazia, è ancora oggi nitida testimonianza di una lezione morale ed intellettuale ispirata ai valori di libertà, solidarietà e coesione sociale”. Il Presidente Napoletano infine ha espresso il suo apprezzamento per la continuità del fecondo percorso culturale e didattico avviato dall’Istituto di Sociologia reso possibile attraverso una serie di qualificanti appuntamenti di studio, di riflessione e di ricerca. Il Presidente dell’Istituto di sociologia “L. Sturzo”, sen. Francesco Parisi, nel rivolgere un vivo ringraziamento al Presidente della Repubblica per l’altissimo onore che ha ritenuto di conferire alla Cattedra Sturzo, ha sottolineato come tale conferimento sia “un riconoscimento di grande prestigio ed attenzione nei confronti di un organismo che in tanti anni non si è mai racchiuso nella logica campanilistica o in una visione parziale della condizione del Mezzogiorno. Tanti nostri studi ed analisi, scaturite dalla iniziative poste in essere, sono state recepite dalle istituzioni e trasformate in indirizzi normativi e in interventi di programmazione economica e sociale. Questo riconoscimento ci indurrà a proseguire con ancor maggiore serenità ed incisività nello studio dei processi sociali e politici in atto, collegandoci sempre all’attualità del pensiero sturziano, in un momento difficile per il nostro paese, che, sono convinto, ha necessità di ritrovare un cammino autentico verso il bene comune, nel segno della cultura cristiana e di un impegno democratico nelle civiche istituzioni”. [01]
 
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