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Sessione autunnale 2005

COMUNICATO FINALE

Nei giorni 5-7 ottobre 2005 la Conferenza Episcopale Siciliana ha svolto la sua sessione autunnale presso la struttura alberghiera del CEFPAS (Cen-tro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario) in Caltanissetta, gentilmente messa a disposizione dalla Direzione in occasione della dedicazione di una delle sale dello Centro stesso alla memoria di S.E. Mons. Alfredo Maria Garsia, già Vescovo di Caltanissetta.

1. Aprendo i lavori i Vescovi, hanno espresso sentimenti di affettuosa gratitudine al Santo Padre Benedetto XVI per quanto ha cominciato a fare per la Chiesa in questi primi mesi del suo pontificato. In particolare hanno manifestato il loro compiacimento per la bella esperienza di fede vissuta insieme con lui dai circa 5000 giovani siciliani convenuti a Co-lonia per la XX Giornata Mondiale della Gioventù.

2. La Conferenza Episcopale Siciliana, in consonanza con le posizioni espresse dal Consiglio Permanente della CEI e le considerazioni ivi svolte dal suo Presidente, il Card. Camillo Ruini, hanno ribadito in perfetta coerenza con il magistero della Chiesa l’irrinunciabile esigenza che l’Istituto familiare fondato sul matrimonio venga rispettato nella sua specificità anche nello spirito della Costituzione Italiana. Riferendosi agli episodi di intolleranza nei confronti del Card. Ruini verificatisi nei giorni scorsi e alla strumentalizzazione che da diverse parti se n’è voluta fare, i vescovi hanno manifestato la loro viva deplorazione nei confronti degli stessi. Al di là infatti dell’offesa alla persona del Cardinale, al quale i vescovi hanno manifestato unanime apprezzamento e solidarietà piena, i presuli siciliani non hanno potuto fare a meno di ravvisare una più o meno esplicita tendenza di talune parti a voler ridurre impropriamente, e pertanto indebitamente, gli spazi del legittimo intervento del magistero ecclesiale nelle materie riguardanti la sua precisa competenza. Sempre per riguardo alla salvaguardia della dignità della famiglia fondata sul matrimonio, i vescovi hanno voluto concretamente raccogliere la sfida degli attentati a tale dignità, di provenienza internazionale e nazionale, e richiamare le comunità ecclesiali di Sicilia a un rinnovato forte impegno pastorale a servizio dell’istituto sacramentale del matrimonio. Esse dovranno pertanto farsi carico, con più amorevole e rinnovato impegno sotto la guida dei legittimi pastori, della vicinanza a chi si prepara al matrimonio, alle giovani coppie di sposi e, più in generale, alle famiglie in tutte le loro molteplici responsabilità, particolarmente se in difficoltà.

3. I vescovi hanno espresso la loro preoccupazione per la crisi occupazionale che continua a penalizzare la Sicilia, aggiungendo all’antica insufficienza di posti di lavoro l’attuale pesante venir meno di quelli già esistenti. La preoccupazione si fa più pesante in considerazione del fatto che l’attuale aggravarsi della crisi occupazionale, oltre a determinare un ulteriore aumento delle situazioni di povertà, rischia fortemente di comportare un ulteriore incremento della dipendenza dalla mafia, di fronte alla quale tuttavia non si dovrà mai abbassare la guardia. Essi hanno auspicato pertanto un impegno adeguato del Governo Regionale e delle istituzioni sociali ad arginare il grave fenomeno della disoccupazione in Sicilia e a mettere con urgenza allo studio tutte le misure indispensabili per l’avvio a soluzione dei problemi di natura strutturale che vi sottostanno.

4. A proposito delle reiterate notizie di cronaca sui recenti episodi di cosiddetta “mala sanità” nella nostra Regione, i vescovi, nell’unirsi alla dura sofferenza dei congiunti per la tragica perdita dei loro cari, hanno dichiarato il loro rammarico per questi eventi dolorosi, che quasi inevitabilmente finiscono con il mettere in cattiva luce i nosocomi nei quali gli eventi stessi si sono verificati. Nello stesso tempo però essi hanno voluto manifestare il proprio disagio per il modo con cui le notizie in questione vengono solitamente date dai mezzi di comunica¬zione: un modo così eccessivamente scandalistico da apparire, e talora addirittura risultare, ingiustamente lesivo per l’immagine della sanità siciliana presa nel suo insieme e soprattutto per le migliaia di persone che operano in essa, le quali persone nella stragrande maggioranza dei casi si spendono con dedizione e coscienza umana e professionale degne di ben altro riconoscimento.

5. Mentre prosegue l’attuale, forse anche troppo precoce, vigilia elettorale, i vescovi di Sicilia hanno ancora una volta dichiarato la loro totale indisponibilità a schierarsi direttamente o indirettamente per alcuna delle parti politiche in causa. Naturalmente essi tornano ad affermare il loro ineludibile diritto di intervenire in qualsiasi momento e nelle forme previste dal loro servizio magisteriale in difesa dell’uomo e dei valori etici e sociali intesi a salvaguardarne la dignità alla luce del Vangelo.

6. Durante i lavori della Conferenza i vescovi si sono incontrati con i rappresentanti degli Istituti di vita consacrata, maschili e femminili, operanti in Sicilia, contemporaneamente impegnati in un loro convegno a Caltanissetta. L’incontro ha consentito il confronto e l’ascolto reciproco sul tema sempre attuale della mutua conoscenza tra le persone di vita consacrata, i sacerdoti e i fedeli laici ai fini della giusta valorizzazione dei rispettivi specifici carismi a servizio del popolo. Si è anche constatato come presso non pochi istituti religiosi continua ad avvertirsi con preoccupazione il persistere del calo delle vocazioni, laddove nei seminari sembra invece potersi constatare un consolante incremento delle stesse. In margine all’incontro i vescovi non hanno mancato di rilevare con riconoscenza, anzitutto a Dio, datore di ogni bene, ma anche ai religiosi di Sicilia, la gran mole di opere benefiche che, nonostante la diminuzione e il crescente invecchiamento delle forze disponibili, essi continuano a sviluppare con fedele assiduità semplicemente in nome della carità evangelica.

7. I vescovi hanno dedicato un punto del loro ordine dei lavori al tema del riordino degli studi teologici in Sicilia, presente il Preside della Facoltà Teologica “San Giovanni Evangelista”. Il riordino in questione ha considerato per il momento la razionalizzazione degli attuali Istituti Superiori di Scienze Religiose e degli attuali Istituti di Scienze Religiose. Tale riordino dovrà raccordarsi ai criteri che stanno guidando analogo procedimento su scala nazionale alla luce del cosiddetto “Processo di Bologna”, al quale, come è noto, è interessato tutto il mondo universitario su scala europea. La discussione dei vescovi in questa fase si è limitata a un primo scambio di pareri circa l’applicabilità di detti criteri alle singole situazioni locali dell’Isola e a una prima individuazione delle soluzioni possibili.

8. La Conferenza ha voluto fare il punto del cammino di preparazione delle Chiese di Sicilia, nonché della Regione ecclesiastica nel suo livello centrale, verso il Convegno delle Chiese d’Italia che si svolgerà a Verona nell’autunno del 2006. Hanno rilevato con soddisfazione, attraverso la relazione del Vescovo referente per la nostra Regione, S.E. Mons. Mario Russotto, come la preparazione procede nel rispetto dei tempi previsti e con l’impegno notevole delle tantissime persone di tutti i ceti ecclesiali che vi sono state fin qui coinvolte.

Caltanissetta, 7 ottobre 2005

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