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Sessione primaverile 2006

COMUNICATO FINALE

Nei giorni 19-20 aprile 2006 la Conferenza Episcopale Siciliana ha svolto la sua sessione primaverile nella sua sede di Palermo.

1. Telegramma al Papa
In apertura dei lavori i vescovi hanno voluto rappresentare la loro gratitudine e quella delle loro Chiese per il primo anno di pontificato di Papa Benedetto XVI, inviando alla sua venerata e amabile persona il seguente telegramma: «Vescovi di Sicilia riuniti in conferenza episcopale rinnovano sentimenti adorante gratitudine at santa Trinità per primo felice anniversario sommo pontificato Santità Vostra tributando grata et profonda ammirazione per altissimo Suo magistero stop Salvatore Cardinale De Giorgi et Vescovi di Sicilia».

2. Visita alla nuova residenza sanitaria assistenziale per sacerdoti a Villabate
Nel pomeriggio del 19 su cortese invito del cardinale Presidente i vescovi si sono spostati nel vicino comune di Villabate per prendere parte alla solenne benedizione della nuova struttura edilizia destinata a residenza sanitaria assistenziale per sacerdoti affetti dalla sindrome di Alzheimer e altre malattie invalidanti il cervello.
Erano presenti, insieme con i membri della Conferenza Episcopale e una piccola folla di sacerdoti, religiosi e laici di Palermo, Villabate e paesi vicini, S. Em. il Card. Salvatore Pappalardo, il Nunzio Apostolico in Italia, Mons. Paolo Romeo, Mons. Giuseppe Betori, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, che ha anche recato il saluto del Presidente della stessa, Card. Ruini, S.E. il Prefetto di Palermo, il Commissario Prefettizio del Comune di Villabate nonché diversi esponenti del mondo della Sanità.
Il Card. De Giorgi ha presentato l’opera da lui stesso ideata, fortemente voluta e amorevolmente accompagnata nel suo iter di realizzazione. Ha ricordato che essa è stata realizzata a partire da una grande struttura di cemento armato generosamente donata dalla Pia Unione di Gesù Sacerdote, donne consacrate a Dio, guidate da Mons. Salvatore Pulizzotto con finanziamenti provenienti in massima parte dall’“Otto per mille”, erogati dalla Conferenza Episcopale Italiana, ma anche dall’Arcidiocesi palermitana, che ha pure contribuito con propri fondi.
Sono seguiti alcuni interventi illustrativi dei diversi aspetti dell’architettura sanitaria, specialità medica, normativa nazionale e regionale vigente, oltre a numerosi indirizzi di apprezzamento, ringraziamento e augurio resi dalle Autorità presenti.
Prima del rito della benedizione il Vescovo Ausiliare di Palermo Mons. Salvatore Di Cristina, interpretando il sentimento largamente diffuso nei presenti e presso coloro che in tutti questi anni di lavoro alla nuova struttura sono venuti a conoscenza della parte determinante che vi ha avuto il Cardinale di Palermo, ha pregato a nome di tutti lo stesso Eminentissimo Cardinale di volere accettare che essa venisse intitolata al suo nome. La proposta, avvalorata dal plauso di tutti i presenti, ha avuto il consenso del Cardinale visibilmente commosso. La struttura sarà pertanto intitolata “Cenacolo Sacerdotale Cardinale Salvatore De Giorgi” ed è destinata ad accogliere sacerdoti, per un massimo di quindici unità, provenienti dalle diocesi italiane dell’area centro meridionale.

3. Sulle prossime elezioni regionali
Nell’imminenza delle elezioni regionali i Vescovi di Sicilia ribadiscono quanto dichiarato nell’occasione delle ultime elezioni politiche nazionali. In particolare confermano la linea di non coinvolgimento di tutti i pastori delle chiese siciliane rispetto agli schieramenti politici e dei partiti, escludendo nel contempo che tale posizione possa essere fraintesa come espressione di disinteresse o di indifferenza nei confronti delle scelte programmatiche messe in campo. Di fatto i vescovi ricordano ai laici cattolici che a nessuno è lecito “abdicare alla partecipazione politica destinata per sua natura a promuovere organicamente e istituzionalmente il bene comune” (Giovanni Paolo II, Christifideles laici 42). Chiamati ad esprimere la loro preferenza mediante lo strumento elettorale, i laici cattolici sanno che dai concittadini che aspirano all’esercizio del potere politico “si esige, insieme con la necessaria competenza ed efficienza, autentico spirito di servizio, trasparenza e pulizia morale, provata capacità di superare le facili tentazioni del ricorso alla slealtà e alla menzogna, dello sperpero del pubblico denaro per il tornaconto di alcuni pochi e con intenti clientelari, dell’uso di mezzi equivoci e illeciti per conquistare, mantenere e aumentare il potere” (ivi). Sanno pure che accanto a queste qualità relative alla personalità dei candidati debbono tenere in conto la loro coscienza del «valore non negoziabile» (Benedetto XVI) della vita umana dal suo concepimento alla sua naturale conclusione, della dignità dell’uomo e della famiglia fondata sul matrimonio dell’uomo e della donna, nonché della loro adesione alla dottrina sociale della Chiesa.
In particolare i vescovi, mentre riaffermano alla luce di alcuni recentissimi eventi l’assoluta inconciliabilità della sub-cultura mafiosa con il Vangelo e la fede cristiana, esortano con forza gli uomini e le donne dei diversi schieramenti politici, specialmente coloro che si professano cristiani, a far sì che le loro scelte, oculate e credibili, esprimano in ogni circostanza piena coerenza con i principi a cui dicono di ispirarsi e l’indubitabile volontà di perseguire l’obiettivo della lotta alla mafia insieme al superamento di quegli altri mali sociali della nostra Regione, primo tra tutti la disoccupazione giovanile, nei quali la mafia trova il miglior terreno di coltura per la sua criminale manovalanza.

4. Sul convegno del Progetto Policoro
I vescovi hanno espresso soddisfazione per il recente convegno regionale «Chiese di Sicilia e Progetto Policoro. Quando la speranza si fa storia: giovani e lavoro». Il convegno si è svolto a Caltanissetta per l’organizzazione della Caritas Sicilia e dei Centri per i Problemi sociali e il lavoro e di Pastorale giovanile della Conferenza episcopale siciliana. Esso ha permesso di presentare le varie iniziative svoltesi in molte diocesi siciliane per promuovere la cultura della piccola imprenditoria giovanile in alternativa alla ricerca del “posto fisso”. Iniziative come questa del Progetto Policoro – si è osservato – traggono la loro ispirazione dal valore evangelicio della cooperazione solidale, la stessa che ha spinto la regione Piemonte a gemellarsi con la nostra regione e con quella calabra, risvegliando speranze ed energie nuove, mettendo in moto idee, progetti e realizzazioni sì da diventare anche segno per le nostre Istituzioni locali.

5. Altri adempimenti
I vescovi hanno preso atto con soddisfazione dal recente Comunicato finale del Consiglio Permanente della CEI e dalla relazione del coordinatore regionale del buon andamento della preparazione delle diocesi siciliane, al passo con quelle di tutta Italia, al prossimo Convegno d’ottobre delle Chiese italiane a Verona.

Hanno stabilito che la Giornata Sacerdotale-mariana 2006 avrà luogo a Piana degli Albanesi nella giornata di martedì 6 giugno prossimo.

Palermo, 24 aprile 2006.

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