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Sessione primaverile 2002

COMUNICATO FINALE

    La Conferenza Episcopale Siciliana si è riunita per la Sessione primaverile presso la Casa dei Padri Gesuiti annessa alla Parrocchia del Sacro Cuore in Ragusa, nei giorni 10-12 aprile 2002.

    I lavori sono stati presieduti dall’Em.mo Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo di Palermo e Presidente della Conferenza Episcopale.

    Alla Sessione ha preso parte Mons. Salvatore Cagarella, eletto Amministratore diocesano di Piazza Armerina a seguito della morte di S.E. Mons. Vincenzo Cirrincione, la cui memoria resta in benedizione per le qualità di Pastore buono che ha dimostrato nel suo servizio episcopale soprattutto nella diocesi piazzese.

1. A più riprese i Vescovi hanno fatto riferimento a quanto in questi giorni avviene in Terra Santa. Le Chiese di Sicilia hanno accolto l’invito del Santo Padre per la Giornata di preghiera (Domenica 7 aprile). A continuazione della corale preghiera, in diverse Diocesi sono state celebrate delle Veglie ed organizzate apposite “marce della pace” per esprimere pubblica adesione alle indicazioni che il Papa non si stanca di rivolgere ai Responsabili per la cessazione dell’attuale tragica serie di sanguinosi attentati e continue rappresaglie e per la successiva fase di trattative che portino alla pacifica convivenza dei due popoli, Israeliano e Palestinese, in territori sicuri, reciprocamente ed internazionalmente riconosciuti.

    I Vescovi esortano i fedeli a continuare nella preghiera per invocare il dono della pace a favore di tutte le Nazioni e particolarmente per la Terra Santa.

2. 1 Vescovi hanno dedicato particolare attenzione ai Seminari dell’Isola, costatando anzitutto la crescita del numero degli aspiranti al Sacerdozio, che rimane tuttavia largamente insufficiente alle necessità pastorali delle Diocesi. La crescita è certamente dovuta alla preghiera che mai manca nelle nostre Chiese perché il Signore vi susciti numerosi e santi Sacerdoti. Sempre più efficace, inoltre, si rivela l’organica pastorale vocazionale svolta nei vari ambienti. Su di essa i Vescovi sono stati informati dalla relazione predisposta dal Centro Regionale Vocazioni.

    Particolarmente significativo si è rivelato l’incontro dei Vescovi con i Responsabili della formazione nei Seminari diocesani. A questi benemeriti Sacerdoti, i Vescovi hanno espresso la sentita gratitudine per l’attività, così difficile ma altrettanto necessaria, che essi svolgono nelle Chiese di Sicilia.

    Con il supporto di una ricca e pertinente documentazione, il dialogo tra i Vescovi e i Responsabili ha evidenziato ed affrontato i vari aspetti e i nodi problematici di tale multiforme attività. I Vescovi hanno incoraggiato i loro collaboratori in questo vitale settore della vita della Chiesa a continuare con impegno il loro servizio, valorizzando le ricche indicazioni contenute soprattutto nei documenti del Concilio Vaticano II, nella Lettera Apostolica “Pastores dabo vobis”, nelle Istruzioni dei Dicasteri Vaticani e della Conferenza Episcopale Italiana. Tanta ricchezza di suggerimenti sarà opportunamente contestualizzata nelle nostre Chiese affinché i futuri Presbiteri siciliani possano proficuamente svolgere il loro ministero in una Sicilia che cambia.

3. Di tale cambiamento è vistoso segno, fra l’altro, l’attuale congiuntura che rende la nostra Regione terra di immigrazione. Così, da terra di persistente emigrazione, la Sicilia diviene anche punto di approdo per tante persone in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro.

    Non possono essere sottaciute e la complessità della questione e la difficoltà a conciliare il massimo di solidale accoglienza con le pur necessarie misure di legalità. Molto opportuna è risultata la relazione circa la mobilità umana nell’Isola (emigranti, immigrati marittimi, aeroportuali, fieranti, circensi, Rom e Sinti) predisposta dal relativo ufficio regionale.

    I Vescovi, ben consapevoli della rilevanza del fenomeno, esortano ad una generale presa di coscienza e valutazione delle norme allo studio in campo nazionale circa gli extracomunitari in delicati settori quali il diritto di asilo, il permesso di soggiorno, l’alloggio, la disciplina sul lavoro, il diritto all’unità familiare e alla tutela dei minori, quello allo studio e alla sanità.

    I cristiani non mancheranno di unire il loro impegno a quello dei Responsabili e delle persone di buona volontà per assicurare ogni possibile intervento a favore degli immigrati, con particolare attenzione verso i gruppi minoritari e spesso più trascurati come i Rom e i Sinti. I Vescovi sostengono e sollecitano la generosa attività finora svolta da tanti Sacerdoti, Religiosi e Laici, che rispondano alla fiducia posta da numerosi fratelli e sorelle, seppur di diversa religione, negazione concreta della Chiesa, che così appare veramente anche ai loro occhi maestra in umanità.

4. Nel corso dei lavori è stato ancora una volta affrontato il tema della scuola in generale, della scuola cattolica in particolare. Si sono sottolineati gli aspetti problematici che caratterizzano l’attuale momento attraversato dalla scuola italiana e che richiedono sollecite ed adeguate soluzioni. Per quanto attiene alla scuola cattolica, si è evidenziato il notevole passo in avanti, anche in riferimento al contesto europeo, determinatosi con l’approvazione della legge 62 /2000, cosiddetta della parità scolastica.

    In essa per la prima volta viene riconosciuto il ruolo di servizio pubblico reso dalle scuole non statali paritarie. Da qui la logica conseguenza che a pubblico servizio deve corrispondere un pubblico finanziamento. Purtroppo il cammino tracciato dalla legge sulla parità scolastica, incontra spesso notevoli ostacoli dovuti anche ad una informazione non sempre completa e talora volutamente distorta. La realtà siciliana presenta ancora gravi ritardi specialmente in ordine agli adempimenti economici a favore delle scuole materne ed elementari parificate. I Vescovi auspicano che le iniziative prese dall’Amministrazione regionale ottengano i risultati sperati. La rapida soluzione delle varie questioni ancora aperte consentirà anche in futuro un servizio educativo che migliaia di famiglie apprezzano e continuano a richiedere.

    A tal riguardo i Vescovi si rivolgono in particolare alle comunità cristiane per invitarle ad una sempre maggiore attenzione al ricco patrimonio educativo costituito dalle innumerevoli scuole di ogni ordine e grado che si ispirano ai valori del Vangelo. Si ribadisce infine il costante insegnamento della Chiesa che ha posto al centro delle sue preoccupazioni pastorali la crescita e l’educazione integrale dei bambini e dei giovani.

5. Unitamente al problema della scuola, i Vescovi, interpretando le attese della gente, sottopongono all’attenzione delle Autorità regionali il grave problema della persistente crisi idrica da cui è provata la nostra Regione. Sono state elevate fervide preghiere al Signore perché ci faccia dono di “sorella acqua”, alla cui conservazione e al cui saggio uso tutti, però, dobbiamo concorrere tramite l’approntamento delle dovute infrastrutture da parte delle competenti Autorità ed evitando ogni dannoso spreco.

6. La Sessione della Conferenza Episcopale si è conclusa nella Cattedrale di Ragusa con l’Ordinazione episcopale del nuovo Vescovo, S.E. Mons. Paolo Urso, presenti anche l’Em.mo Cardinale Salvatore Pappalardo, Arcivescovo emerito di Palermo, e l’Ecc.mo Nunzio Apostolico in Italia, S.E. Mons. Paolo Romeo, il quale ha pure in precedenza incontrato i Vescovi. Al sacro rito non ha potuto, purtroppo, partecipare per motivi di salute, S.E. Mons. Angelo Rizzo, per tanti anni benemerito pastore della Chiesa ragusana. Interpretando i sentimenti della Diocesi, i Vescovi formulano i più fervidi auguri a Monsignor Rizzo per la sua pronta ripresa e a Monsignor Urso per il Ministero episcopale che inizia e che certamente sarà benefico all’azione collegiale dei Vescovi.

    Eguali voti la Conferenza Episcopale rivolge a Mons. Michele Pennisi, della Diocesi di Caltagirone ed attuale Rettore dell’Almo Collegio Capranica in Roma, la cui nomina a Vescovo di Piazza Armerina è annunziata in data odierna.

Ragusa, 12.04.2002

 
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