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NOTO. MONS. STAGLIANO’: “TUTTO E’ POLITICA, LA POLITICA NON È TUTTO”

“E’ necessario superare certe ambigue separazioni tra la fede privata e l’etica pubblica, invocando la legittimità di guardare al sociale, per illuminarlo con la luce del Vangelo”, così come è urgente “riscoprire una vera laicità nel dialogo tra fede e politica” perché “il Vangelo si declina in tutti gli ambiti della vita, in particolare nella cultura, nel sociale e, appunto, nella politica”. Lo dice mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, in un documento dal titolo “Tutto è politica, la politica non è tutto. L’impegno del cristiano cattolico per il servizio al bene comune”, nel quale traccia i confini ampi dello “spazio della politica nell’esperienza della fede cristiana” e intende fornire “orientamenti per la coscienza dei cristiani, in occasione del voto politico nazionale del 4 marzo 2018”. Il presule invita “al risveglio della partecipazione alla vita pubblica” e fa “appello alla coscienza di tutti, specie dei giovani” per una maggiore “corresponsabilità civica, auspicando la nascita di forti esperienze di aggregazione quali luoghi di formazione, di incontro, di elaborazione e di proposta. “La fede cristiana – scrive mons. Staglianò – non è separabile dal dovere civico”. Occupandosi delle “questioni aperte”, quali immigrazione, leggi legate all’inizio e alla fine della vita, procreazione assistita o testamento biologico, mons. Staglianò cita La Pira e chiede “la ridefinizione della politica come carità sociale, quale disposizione a servire l’uomo in piena onestà e coerenza, senza favoritismi, ma nel rispetto dei diritti di ognuno e di tutti”. Nel documento, il vescovo di Noto afferma che “la Chiesa ha il compito di umanizzare la stessa idea di sviluppo, di illuminare cristianamente la politica” e “darle ispirazione etica”, per questo “i cattolici lotteranno nello sforzo di incarnare una ‘politica per la libertà'”. Inoltre, “poiché lo scopo della politica è la realizzazione del bene comune, tutti devono concorrere a raggiungerlo”. Questo, ovviamente, “oltre ogni integralismo”, che di per sé è “innaturale per la fede cristiana”. “La politica ha il compito di guidare e orientare il vivere sociale. Essa – si legge nel documento – rappresenta un servizio importantissimo per la soluzione di tanti problemi che travagliano l’esistenza di ogni giorno, facendosi carico della loro inevitabile complessità in tempi di radicata crisi”. Come fare, e come può riuscire in questo un cristiano? Per mons. Staglianò, l’uomo di fede ha un qualcosa in più: “il Crocifisso quale modello insuperabile”. [01]

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