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AGRIGENTO. AL VIA GLI ITINERARI DI FEDE CATECUMENALI PER FIDANZATI E COPPIE DI SPOSI

E’ nella parrocchia guanelliana Beata Maria Vergine della Divina Provvidenza, ad Agrigento, che si è svolto il rito di ammissione e benedizione dei fidanzati, il primo celebrato nell’ambito dell’itinerario di tipo catecumenale per chi è orientato al matrimonio e per gli sposi, predisposto dal Centro diocesano per l’Evangelizzazione e la Catechesi, diretto da don Giuseppe Cumbo. Quindici coppie, che hanno intrapreso il cammino nel novembre del 2017 e che lo porteranno a termine nel maggio del 2018, hanno detto ad alta voce all’intera comunità presente il loro voler vivere l’amore e la famiglia alla luce degli insegnamenti del Vangelo. Lo hanno dichiarato durante una celebrazione eucaristica presieduta dal padre provinciale dell’Opera Don Guanella, don Fabio Lorenzetti, e concelebrata da don Giovanni Amico, che guida la parrocchia agrigentina.
“E’ stato un particolare momento di grazia vissuto dall’intera comunità parrocchiale, chiamata a pregare per le giovani coppie, invocando la benedizione del Signore affinché le stesse sappiano riconoscere l’amore del Padre nel loro amore e così diventare sempre più capaci di fedeltà sincera e di amore generoso e perenne. Il rito  – spiegano Liliana Consiglio e Maurizio Sardo Cardalano che, con Loredana Oliva e Vito Alagna, curano il progetto nella parrocchia della Provvidenza – costituisce il primo passaggio fondamentale dell’itinerario nel quale i fidanzati esprimono davanti alla comunità cristiana la volontà di continuare il cammino di approfondimento della fede e la Chiesa li ammette ufficialmente e solennemente nel percorso di fede. In tale rito – aggiungono – viene recuperato un gesto tipico del catecumenato, con il quale viene evidenziato che tutti i nostri sensi partecipano alla riscoperta della fede: la Signatio Crucis, in cui i fidanzati ricevono dal sacerdote sulla fronte il Segno della Croce, mentre gli altri segni sugli orecchi, sugli occhi, sulla bocca, sul petto e sulle spalle vengono fatti personalmente dagli stessi”. Il rito di ammissione si è concluso con la benedizione dei fidanzati, momento culminante in cui gli stessi si sono dichiarati l’uno per l’altra”.
Di seguito un approfondimento sulla preparazione al matrimonio come itinerario di fede, con don Giovanni Amico, sacerdote guanelliano alla guida della parrocchia B.M.V. della Divina Provvidenza.
 
Da dove nasce l’esigenza di un percorso di preparazione al matrimonio con le caratteristiche di un cammino di tipo catecumenale?
Il tempo della preparazione al matrimonio è un’occasione privilegiata per riattualizzare la proposta della vita cristiana che spesso si ferma ai tempi preadolescenziali.
La scelta di sposarsi in chiesa è particolarmente significativa in quanto umanamente ricca e, proprio per tale ragione, costituisce un momento propizio per proporre alle giovani coppie un cammino di riscoperta della fede che renda significativa la celebrazione del sacramento.
Ciò è in linea con le indicazioni che la CEI, nel 2003, ha proposto con una nota pastorale intitolata “Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento dell’iniziazione cristiana in età adulta” utile anche per progettare percorsi per la preparazione delle coppie al matrimonio (n° 42-50).
 

 

In parrocchia la scelta di itinerari di fede di questo tipo è rivolta anche ai ragazzi e agli adulti. Negli ultimi anni, la sperimentazione in parrocchia del citato modello con i percorsi di tipo catecumenale per il completamento dell’iniziazione cristiana è stato adottato per i ragazzi dai 7/14 anni e per gli adulti. La nostra diocesi propone itinerari di fede per fidanzati e coppie di sposi con la scelta del modello degli itinerari catecumenali. Modello, questo, che abbiamo deciso di sperimentare anche nella nostra parrocchia anche nella pastorale dei fidanzati, nella quale sono coadiuvato da due coppie accompagnatrici.  
 

 

Perché il modello degli itinerari catecumenali?
I percorsi possibili sono tanti, ma gli itinerari di tipo catecumenale risultano essere più conformi alla realtà sacramentale del matrimonio cristiano, come da indicazioni del Dipartimento Pastorale della diocesi. In questi itinerari, come tra l’altro indicato nella FC 66, «si imposterà, a largo respiro, la preparazione prossima, la quale – dall’età opportuna e con un’adeguata catechesi, come in un cammino catecumenale – comporta una più specifica preparazione ai sacramenti, quasi una loro riscoperta. Questa rinnovata catechesi di quanti si preparano al matrimonio cristiano è del tutto necessaria, affinché il sacramento sia celebrato e vissuto con le dovute disposizioni morali e spirituali». Un itinerario segnato da ascolto della Parola di Dio, narrazione della vita, momenti di preghiera, incontro con la comunità, scandito da alcune tappe.
 
Quali gli obiettivi della preparazione prossima che state sperimentando?
Nella preparazione prossima dei fidanzati sul modello degli itinerari catecumenali, la comunità ecclesiale si pone i seguenti obiettivi: portare i fidanzati a fondare la propria vita di coppia sulla presenza e  sulla compagnia di Gesù nella loro vita; aiutare i fidanzati ad imparare a misurare il loro amore sul dono totale di Cristo per la Chiesa: un amore oblativo che si affina continuamente nel dono di sé; portare a comportamenti e stili di vita unicamente evangelici, accompagnandoli con perseveranza nella esperienza concreta di vita; radicare in loro il desiderio, e insieme la necessità, di continuare a camminare nella fede e nella Chiesa anche dopo la celebrazione del matrimonio, assumendo le responsabilità ministeriali loro proprie.
 

 

Quanto dura questo tipo di percorso?
L’ itinerario per fidanzati è impostato in maniera graduale e a tappe, dura dall’Avvento a Pentecoste, in quanto rispetta il cammino della Chiesa nell’Anno Liturgico scandendo su di esso appunto le proprie tappe. Se per catecumenato si intende un “processo graduale attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della vita cristiana e si impegna a una scelta di fede e a vivere come Figlio di Dio”, un itinerario di tipo catecumenale per i fidanzati aiuta a ripercorrere le tappe per un’adesione consapevole e piena a Cristo, fonte e sorgente dell’amore coniugale.
 

 

Un cammino, dunque, che si snoda su quante tappe e quali passaggi?
Il cammino si snoda su quattro tappe. La prima è il “Tempo dell’accoglienza e del discernimento”, in cui si celebra il primo passaggio costituito, appunto, dal rito di ammissione e benedizione dei fidanzati. Il secondo passaggio, nel “Tempo della parola e del discepolato”,  è segnato da un pellegrinaggio alla Cattedrale, dove viene rinnovata l’adesione alla Chiesa. Il “Tempo della preghiera e della riconciliazione”, nel tempo pasquale, prevede il rinnovo delle promesse battesimali. La quarta tappa, infine, è il “Tempo dell’impegno e della missione” e coincide con la celebrazione dei sacramenti.
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