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“VOGLIAMO GUARDARE AL FUTURO”

“Progettare il futuro pastorale”. Questa la parola d’ordine consegnata da mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo ausiliare di Palermo e Presidente della Segreteria pastorale della Conferenza Episcopale Siciliana in apertura dei lavori del Convegno degli Organismi pastorali regionali.

“Progettare il futuro pastorale”. Questa la parola d’ordine consegnata da mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo ausiliare di Palermo e Presidente della Segreteria pastorale della Conferenza Episcopale Siciliana in apertura dei lavori del Convegno degli Organismi pastorali regionali.

“Venti anni fa, in questi giorni, proprio dal 18 novembre si è tenuto il 3° Convegno regionale delle Chiese di Sicilia. Ne facciamo memoria per ricollegarci idealmente alla nostra storia, la nostra tradizione, il nostro cammino pastorale. Lì si misero in evidenza gli obbiettivi e soprattutto gli ambiti pastorali d’azione: cultura e comunicazione, famiglia, impegno sociale e politico, parrocchia. E quali di questi non sono ambiti che ancora oggi ci interpellano?

I Vescovi hanno inteso convocare gli Organismi pastorali regionali, Uffici e Commissioni insieme con gli Organismi collegati alla Cesi, la Consulta delle Aggregazioni laicali e i consacrati, Cism , Usmi, Ciis.

Siamo qui radunati: forze vive della Cesi e delle Diocesi perché incaricati di progettare e accompagnare il cammino delle Chiese. Radunati ‘insieme’ per guardare al futuro non rimanendo inerti, piuttosto impegnati nel progettare il cammino pastorale della nostra Regione. Ci ritroviamo a vivere momenti di stanchezza, ad affrontare la tentazione dell’isolamento. Vogliamo trovare linee comuni che ci portino a guardare alla nostra identità di popolo di Dio nella terra di Sicilia.

Il nostro convenire insieme è occasione propizia per ascoltare la gente della nostra terra, i suoi bisogni e le sue aspirazioni insieme all’impegno di evangelizzazione.

Ogni Diocesi elabora un proprio progetto pastorale, ma la nostra Isola ha una sua identità storica, culturale, ecclesiale che ci caratterizza: per questo abbiamo bisogno di incontrarci, per raggiungere mete comuni senza mortificare i particolari progetti pastorali delle singole Chiese.

La nostra Conferenza Episcopale, con i suoi organismi, ha il compito di leggere il proprio territorio, di individuare le emergenze e di discernere il vissuto ecclesiale per compiere le scelte che non possono che essere maturate insieme.

La parola “insieme” l’abbiamo scelta ed inserita nel titolo del Convegno che stiamo celebrando. Insieme è una parola chiave molto significativa. Gesù ha chiamato i suoi apostoli, li voluti “insieme” come gruppo – i dodici – , ed “insieme” hanno fatto l’esperienza dell’annuncio, della morte e della risurrezione. “Insieme” sono stati inviati per annunciare la speranza.

Spetta a noi, oggi, discernere, sotto la guida dello Spirito, la storia, lavorando alacremente perché essa possa diventare storia di salvezza, attraverso una rinnovata seminagione del Vangelo che conduce la Chiesa a compiere un esodo da se stessa per incarnarsi nel mondo quale lievito che fermenta la massa. [01]

 

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