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PALERMO. AZIONE CATTOLICA: GIUSEPPE NOTARSTEFANO VICE PRESIDENTE NAZIONALE

Un siciliano al Consiglio nazionale dell’Azione Cattolica. Giuseppe Notarstefano, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e il Lavoro dell’Arcidiocesi di Palermo è stato nominato dalla Presidenza nazionale dell’AC vice presidente del settore adulti per il triennio 2014/2017.

Accogliendo “con immensa gratitudine e con una buona dose di emozione”, la chiamata al servizio nazionale per il Settore Adulti, Notarstefano, in un’intervista all’Ufficio stampa della CESi, sottolinea che l’associazione sta vivendo ” una stagione associativa particolarmente vivace in un tempo della vita della Chiesa davvero entusiasmante”. E aggiunge: “Sentiamo come AC di dover corrispondere con creatività e coraggio alle sfide di una Chiesa in uscita, all’annuncio della Speranza e alla testimonianza della fraternità. Francesco ci ha consegnato tre verbi per interpretare con fiducia il suo mandato missionario: rimanere, andare e gioire. Dovremo coniugare i tre verbi in nuove espressioni della vita associativa e dovremo declinare questi verbi, rilanciando la vita associativa come luogo capace di mettere insieme tutte le dimensioni della vita di tutte le persone. Desideriamo un’AC in cui ci sia spazio per tanti.. per tutti.. per tutto! Far spazio a tutto – prosegue -, non vuol dire “fare” tutto.. chiaramente, ma piuttosto sentirsi dentro qualcosa di più grande e che ci precede, che ci spinge e ci spiana la strada: l’amore di Gesù per il mondo, il desiderio del Padre di ricondurre tutti a lui, la sapienza di Gesù di riconoscere ogni persona. C ‘è un entusiasmo della fede che va restituito ad una vita ecclesiale profondamente rinnovata, ad un’azione pastorale “convertita” e ad una vita associativa “luminosa ed effervescente”. Occorrerà capire quale dovrà essere il ruolo degli adulti  in questa fase della vita associativa per accompagnare questo processo secondo un’attenzione educativa capace di dialogo intergenerazionale. E contemporaneamente, dentro un modo adulto sempre più diversificato, riscoprire una capacità di itinerari e proposte maggiormente articolati, ma sempre attenti a far “parlare la vita”. Raggiungere le  “periferie esistenziali” e raccontare la fede con la vita di tutti i giorni sono alcune delle coordinate per rimetterci al lavoro per dire oggi un’AC che sa dare sapore alla vita adulta”. [01]

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