MONREALE. PINA SURIANO: DUE GIORNI DI EVANGELIZZAZIONE E DI TESTIMONIANZA
L’Arcidiocesi di Monreale, l’Azione Cattolica diocesana, il Santuario diocesano e la Confraternita della “Beata Pina Suriano” comunicano due iniziative per celebrare il X Anniversario della Beatificazione di Pina Suriano, giovane laica di Partinico, aderente all’Azione Cattolica, morta all’età di 35 anni il 19 maggio 1950:
4 settembre – ore 21.00
Veglia di preghiera itinerante per le vie di Partinico
5 settembre – ore 17.30
Celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo
Piazza Municipio, Partinico
La “due giorni di evangelizzazione e di testimonianza della Gioia del Vangelo che anima la vita di ogni battezzato”, si apre dunque giovedì 4 settembre, a partire dalle ore 21, con una veglia itinerante che toccherà i luoghi abitati dalla Beata e si concluderà a Piazza Municipio con un momento di Adorazione eucaristica. Saranno proprio le pagine del Diario spirituale di Pina Suriano, narrate e teatralizzate da alcuni giovani dell’Associazione “Don Mimmo Soresi”, a riannodare sul filo del ricordo la straordinaria testimonianza di santità ordinaria che ha conosciuto la Chiesa di Monreale con la vita di Pina.
L’indomani, 5 settembre, alle ore 17.30, in Piazza Municipio, a Partinico, la Celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo mons. Michele Pennisi, alla presenza dei Vescovi Salvatore Di Cristina, Pio Vigo, Luigi Bommarito e Francesco Miccichè, delle autorità civili e militari, del clero diocesano, della comunità del Seminario, dei consacrati e delle consacrate, dei movimenti e delle associazioni laicali diocesani, dei sindaci del territorio, delle associazioni locali. Ad animare la celebrazione sarà il coro interparrocchiale, composto da 80 giovani partinicesi.
Una mostra fotografica e l’apertura della “Casa Museo Pina Suriano” (Largo Casa Santa) contribuiranno a far conoscere vari aspetti della vita della Beata.
Pina Suriano ha vissuto intensamente per Dio con un amore incondizionato per Gesù Eucaristia. L’Azione Cattolica fu la sua scuola di santità, dove conobbe la bellezza dell’amicizia, coltivò alti ideali, crebbe nella consapevolezza che essere cristiani significa essere apostoli nel mondo. Decise di consacrarsi, donando la sua vita per la santificazione dei sacerdoti, e offrendo per essi la malattia che la condusse fino alla morte. Il 5 settembre 2004 è stata beatificata a Loreto dal Papa San Giovanni Paolo II. [01]
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