MAZARA DEL VALLO. “PROGETTI APPESI A UN FILO … DEL TELEFONO”
“Abbiamo tanti progetti appesi a un filo” è il nome della campagna di raccolta di cellulari promossa dal Magis (movimento ed azione dei gesuiti italiani per lo sviluppo), iniziata in Spagna e diffusa ormai in tanti paesi europei. Il Magis – associazione onlus fondata nel 1988 e ong riconosciuta dal ministero degli Affari esteri – è espressione dell’impegno di cooperazione internazionale. Realizza programmi di sviluppo umano, sociale, culturale, socio-economico in risposta alle esigenze ed alle emergenze di paesi e popoli in via di sviluppo, con criteri di interventi caratterizzati dalla partecipazione della popolazione locale e da un’attenzione particolare alla formazione.
L’iniziativa, già avviata nelle parrocchie della Diocesi, consente di trasformare i vecchi telefoni cellulari in finanziamenti per i progetti di cooperazione e sviluppo grazie al riciclaggio da parte della società inglese Cmr, il cui compito è quello di separare i dispositivi ormai inutilizzabili da quelli ancora funzionanti. Gli introiti ricavati da questa raccolta verranno utilizzati per finanziare alcuni progetti, a partire da un’importante iniziativa in favore dell’Africa: la realizzazione di cucine solari in Ciad. Con l’utilizzo dell’energia solare per la preparazione dei pasti, infatti, le comunità non sono più costrette alla ricerca quotidiana della legna, per cui occorrono diverse ore di cammino, rallentando di fatto il processo di desertificazione che colpisce da tempo tutta la regione.
Le cucine solari sono semplici da usare: per far bollire un pentolone d’acqua di 5 litri servono ad esempio circa 15 minuti. Con questo progetto, quindi, oltre a riciclare cellulari usati in ogni loro componente, sia funzionanti che non (questi peraltro non si sa come smaltire e spesso vengono abbandonati senza rispetto per l’ambiente) si finanziano anche importanti progetti umanitari. Dunque, sia per motivi di carattere ambientale e sia per motivi di aiuto ai più bisognosi, anche la Diocesi – tramite l’Ufficio missionario e l’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro, giustizia e pace e salvaguardia del creato – ha deciso di aderire al progetto e di promuoverlo nel proprio territorio. è già stata attivata una rete di raccolta nelle parrocchie e negli istituti superiori che hanno accolto l’iniziativa: attraverso un contenitore in cui è possibile deporre i cellulari (con batteria ma senza accessori come carica batterie, auricolari).
Inoltre, considerato che gli italiani posseggono quasi un cellulare e mezzo a testa, la quantità di spazzatura “tecnologica” cresce in maniera esorbitante, rischiando di provocare danni, anche seri, all’ambiente e alla salute, perdita di risorse e utilizzo del lavoro minorile per attività prive di qualsiasi controllo. In sostanza, un errato smaltimento dei telefoni cellulari è in grado di creare una forma di avvelenamento ambientale. “Per tutti questi e ancora altri motivi – dicono i promotori dell’iniziativa – partecipare all’iniziativa è, sotto tutti i punti di vista, una scelta responsabile ed altruista. [01]
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